Qui c’è tutto il mondo, romanzo a fumetti ambientato negli anni ’80, racconta la vita di Anita, che insieme ai genitori e al fratello si trasferisce dal sud in un paese in provincia di Bergamo. Quell’infanzia che spesso raccontiamo come un momento idilliaco è per Anita l’esperienza di un mondo assurdo, costruito su regole adulte incomprensibili o sbagliate. La bambina si scontra ogni giorno con stereotipi di genere che tutti sembrano accettare. Il grembiule, blu per suo fratello e rosa per lei, e lungo, invece che corto come quello dei maschi, un capo che insieme a vestiti e biciclette “da femmina” appare costruito apposta per limitare i movimenti e impedire la velocità alle bambine. Per Anita è un mondo difficile da comprendere, anche per la divisione netta tra un’Italia del nord e un’Italia del sud, dove il sud va abbandonato per andare a vivere in un luogo in cui per tutti lei diventa una “terrona”. Quello che circonda la protagonista è anche un mondo adulto che invece di proteggere i bambini e le bambine e aiutarli davanti alle difficoltà, spesso le difficoltà le rimuove, le nega, le mette a tacere. Quando la madre di Anita scivola in modo sempre più evidente nella malattia mentale, infatti, nessun adulto è capace di trovare parole adeguate o compiere gesti autentici di conforto. Tutto viene avvolto da silenzio e imbarazzo. La protagonista prova a ricostruire un suo spazio di serenità e libertà nel nuovo paese e trova due amiche, Tina, che come lei odia le “cose da femmina”, e la bella e delicata Elena. Le bambine, insieme, sognano una fuga dalla realtà opprimente, ma anche questo sogno si trasforma in un’esperienza dolorosa. Questo graphic novel denso e intenso ricostruisce l’atmosfera storica, con riferimenti puntuali e con tanti dettagli delle tavole a colori. Nella storia si intrecciano tante complessità, ma ciò che potrebbe sembrare “troppo” resta credibile grazie a una sceneggiatura solida. La lettura ha un retrogusto amaro, ma non tragico. C’è un senso di grande ingiustizia davanti ai modi in cui il caso o l’inadeguatezza degli adulti provocano dolore e rabbia nelle vite di queste bambine, eppure il potenziale dell’infanzia, la sua voglia di logica, libertà e ribellione insieme, illuminano il racconto.
Alice Bigli (da LiBeR 130)
Qui c'è tutto il mondo
Cristiana Alicata, Filippo Paris
Tunué, 2020, 196 p.
(Ariel)
€ 17,50 ; Età: da 10 anni