“Intanto, in quell’eterno luogo che è la memoria, la filosofa María Zambrano nasce e disnasce, scrive e riscrive, parte e riparte, attraversa la Spagna, l’Europa, l’America Latina e il mondo intero – ogni luogo le appartiene, e lei sempre appartiene a ogni luogo”. Si trattasse di un film, le parole di Nadia Terranova sarebbero una sinossi ideale. Una biografia poetica che in poche righe fa risplendere più mondi e tante vite in una. Ma Non sono mai stata via. Vita in esilio di María Zambrano si offre in una veste che, echeggiando il cinema, cuce letteratura, arte visuale (Pia Valentinis) e cartotecnica (rueBallu): è dunque un picturebook tra i poli infuocati di “esilio” – costretta dalle dittature a lasciare il suo Paese nel ’39, Zambrano vi tornerà solo 45 anni dopo – e “memoria”, come luogo di salvezza e libertà che le consentirà appunto di “disnascere” - verbo da lei coniato - ossia di aprire varchi personali e collettivi nella fattualità inchiodante del Novecento. Il volume si schiude con un prologo nell’atmosfera unica di una stazione. Siamo a Malaga, in Andalusia, nella città dove nasce nel 1904 e qui si materializza il suo viso raggiante e malinconico, taglio di capelli corto anni Trenta e nuvole che vi si riflettono come fosse un cielo.
Quindi si irradia il suo vissuto: cesti di limoni nella casa natale (“Forse patria è ovunque si diffonda il profumo delle foglie di un albero”), mentre Maria è una bimba in silhouette che conosce il volo grazie alle braccia amorevoli del padre (la sua è una famiglia colta, “Filosofia, Poesia e Politica sono le sue fate madrine”). Altrove il suo profilo sullo sfondo stellato dell’oceano buca col suo doppio la profondità del mare, mentre cresce, studia e matura ribellione a ogni autoritarismo.
Zambrano – esistenza abissale qui inenarrabile – fa dunque bene a Terranova, a lei affine e in lei risonante, che fila una scrittura piana e insieme pensosa affettuosa sinestetica; fa bene a Valentinis, che dà al suo tratteggio razionale lirismo e visionarietà; e fa bene a RueBallu, alla sua carta di cotone, alle sue pagine-respiro a tinta unita con piccoli disegni sul fondo. Sia un albero del fuoco, una valigia rossa, un agnellino sacrificale: tutti, come “chiari del bosco”, covano amore.
Maria Grosso (da LiBeR 130)
Non sono mai stata via. Vita in esilio di María Zambrano
Nadia Terranova,
ill. di Pia Valentinis
RueBallu edizioni, 2020, 75 p.
(Jeunesse ottopiù)
€ 18,00 ; Età: da 9 anni