Novità in libreria
I tre porcellini
di Sandro Natalini
I pittogrammi di Sandro Natalini tornano ad illustrare un nuovo grande classico. Arriva nelle librerie I tre porcellini, rivisto attraverso la simbologia e il linguaggio grafico che ha fatto sì che il precedente Cappuccetto Rosso vincesse il Premio Andersen 2019 come Miglior libro fatto ad arte.
La soluzione a leporello ospita più di due metri di illustrazioni a due colori, nero e ovviamente rosa, a raccontare la celeberrima storia: l’addio alla mamma,
le tre casette, gli sbuffi del lupo e i pranzetti che ne conseguono, la casa di mattoni col comignolo, l’epilogo reso con humor nero irresistibile. Il bosco, gli alberi, i fiori e le montagne stilizzati attraverso la semplificazione visiva dell’oggetto, fanno da sfondo ai buffi personaggi: il lupo e i porcellini sono carichi di emozioni e pensieri grazie a divertenti fumetti che li fanno “parlare” senza bisogno di parole. I pittogrammi comunicano la rabbia, la fame, la scaltrezza, lo stupore dei protagonisti, dando profondità allo scorrere bidimensionale dell’avventura.
L’irresistibile contrasto tra la ieraticità del tratto e l’umorismo delle scene strappa sorrisi e risate a grandi e piccoli. I libri in pittogrammi offrono un modello di narrazione senza parole che diventa strumento perfetto e divertente per raccontare immaginando: storia-gioco per l’età prescolare, valido supporto per
l’alfabetizzazione o per chi ha difficoltà di lettura. I tre porcellini può essere letto in autonomia da chi ancora non ha confidenza con la scrittura, avvicinandolo al mondo dei libri. Allo stesso modo, i pittogrammi possono diventare gli attrezzi di una divertente palestra di narrazione per una lettura personalizzata. Ogni lettore, adulto o bambino, racconterà ancora una volta, con un pizzico di ironia e di novità, l’immortale vittoria sulla forza bruta dell’intelligenza, rappresentata da un paffuto e scaltro maialino in cui è sempre divertente immedesimarsi.
Sandro Natalini vive e lavora a Bologna dove alterna attività di docenza a laboratori per bambini e corsi di aggiornamento per insegnanti. Ha conseguito le lauree in Progettazione grafica all’Isia di Urbino, dove attualmente insegna illustrazione, e in Design della comunicazione all’Isia di Faenza. Ha un dottorato in Scienza del libro e della scrittura e fa parte del comitato scientifico del Seminario internazionale permanente sulla fiaba all’Università per stranieri di Perugia. Ha pubblicato come autore e illustratore vari titoli per ragazzi sia in Italia sia ottenendo riconoscimenti in ambito nazionale
ed internazionale.
La nota che mancava
di Simone Saccucci
Quando Marisa trova una valigia abbandonata nel bosco, vicino ad un camion saltato su una mina, non ci pensa due volte: la trascina fino al paese e di nascosto la apre. Al suo interno, miracolosamente funzionante, un organo portatile che lei impara in fretta a usare. È l’inverno del 1943, le truppe tedesche stanno perdendo il controllo del territorio e la guerra ha svuotato il villaggio di Marisa dagli uomini: con lei vivono le due sorelle Delia, attenta e materna, e Argentina, ruvida e impulsiva. Quell’organo sembra ridare vita ai paesi della zona: la ragazza e il suo strumento, insieme all’amica Rossana con la zampogna, portano attimi di spensieratezza in quei luoghi tormentati. Ma un nuovo tragico incidente, dopo quello accaduto alla madre, toglie a Marisa la voglia di suonare e di lottare.
E poi c’è la faccenda del tasto rotto: all’organo manca una nota alla tastiera; pezzi di ricambio si potrebbero trovare in un santuario sul Monte Autore, a qualche giorno di cammino, ma raggiungerlo con i tedeschi a presidiarlo è a dir poco folle. “Non ci è rimasto che questo”, la sprona Argentina: e così Marisa parte alla volta del passo, trascinandosi lo strumento verso una meta difficilissima da raggiungere…
Simone Saccucci, al suo secondo romanzo, racconta una storia di piccoli eroismi ispirata alle narrazioni orali raccolte nei luoghi a lui cari.
La nota che mancava è un inno a quei gesti che non cambiano la storia del mondo, ma quella di chi li vive sì, e per sempre. Emozioni e sentimenti avvolgono il paesaggio durante la Resistenza, tra paesi in cui la paura cede il posto alla necessità di vivere, di sorridere comunque, di tenere accesa quella fiamma vitale fatta di festa, di musica, di quotidiano. La valigia in cui si imbatte Marisa, in questo contesto, è un tesoro che ha un immenso valore per lei e per chi le sta intorno, ma non è completo: quel piccolo tassello rotto, la nota che manca, incarna l’insoddisfazione che accompagna e che sprona tutti noi. Una fame sana, che nemmeno una guerra ladra di affetti e di beni può scalfire: ogni personaggio del romanzo – donne, soldati, partigiani, uomini di chiesa – anela a qualcosa, e per quel
qualcosa lotta rischiando tutto ciò che ha, vita inclusa. Il narratore di tutta la storia non può che essere quell’organo intorno a cui tutto ruota. Non ha
sentimenti, ma sa vibrare al suono delle emozioni, riconoscendole chiaramente per ciò che sono: sincerità potente e coinvolgente. Lo strumento, dal suo punto di vista privilegiato, ascolta e osserva, soprattutto non giudica: accompagna – in entrambe le accezioni, quella del viaggio e quella musicale
– perché come il lettore, comprende la forza d’animo di chi lotta per resistere, e rimane al suo fianco
per vivere una grande avventura, costi quel che costi.
Simone Saccucci, cantastorie, narratore, educatore. Lavora con le parole, la musica e il canto
soprattutto in territori periferici e collabora con enti pubblici e privati in Italia e all’estero. Tiene
seminari e laboratori in ambito universitario per educatori e insegnanti, utilizzando la narrazione
come mezzo d’espressione privilegiato.
Con Giralangolo ha pubblicato nel 2020 La seconda avventura.
Senza lampo nè maltempo
di Eleonore Douspis
Piove, piove tantissimo a casa di Pauline e Louise. Non al di fuori: per strada c’è un bel sole e i bambini giocano felici. Piove dentro: tra le mura scende un acquazzone fitto e costante che crea pozzanghere, rovina le assi del pavimento, fa crescere la muffa sulle pareti. I genitori dei due bambini fanno il possibile
per asciugare tutta quell’acqua, ma non c’è nulla da fare; poco alla volta, piccoli germogli sul pavimento formano una specie di giungla che riempie gli spazi del soggiorno, con tanto di scimmie, rane e ippopotami. Pauline e Louise sono turbati: quando escono tengono addosso impermeabile e galosce e non hanno il coraggio di giocare con gli altri, imbarazzati dalla situazione famigliare che non riescono a capire Ma un giorno i compagni, incuriositi da quel che intravedono dalle finestre, vanno a vedere quella strana casa: il papà lascia entrare tutti, e mentre lo stupore si trasforma in entusiasmo per quel parco giochi inaspettato, i rami degli alberi cresciuti in soggiorno sfondano il tetto, lasciando finalmente entrare i raggi del sole. Il picture book di Eléonore Douspis tocca corde importanti: la difficoltà dei bambini di comprendere situazioni famigliari più grandi di loro. La sensazione di inadeguatezza che portano nel gruppo dei pari ha l’aspetto di un impermeabile, che non lascia entrare né uscire le emozioni per timore. La pioggia scuote, affatica, rovina: è inaspettata, e per questo causa vergogna. Ma i problemi, le difficoltà, le differenze, possono contribuire a far crescere un mondo nuovo, che non per forza farà paura ma che si può trasformare in ricchezza, proprio come la giungla di Pauline e Louise. Senza lampo né maltempo è un libro che infonde fiducia, accostando alla metafora del racconto illustrazioni semplici e chiare dai colori particolari: scuri e scintillanti come in un temporale all’interno, luminosi e accesi di vita negli esterni. La dolcezza appena accennata dei personaggi, le posture raccolte e vicinissime dei due protagonisti, lo sguardo attento che posano su ciò che li circonda: tutto esalta le emozioni dei bambini, prima preoccupati e infine liberi di essere se stessi. Una storia lieve e profonda, che fa sorridere e commuovere contemporaneamente: pagine in cui
tuffarsi, nel vero senso della parola.
Éléonore Douspis è una graphic designer parigina, autrice e illustratrice di libri per bambini. Oltre a
Sans orage ni nuage, altri suoi albi sono stati tradotti in tutta Europa, tra questi: Avant, il y avait la mer
(Prima c’era il mare, La Margherita edizioni 2016).
Per informazioni
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