Il 1965 è l’anno di pubblicazione di Lolò, il principe delle fate. Chissà però da quando frullava nella testa di Magda Szabó! Supponiamo che tutto sia iniziato e terminato nell’anno della sua pubblicazione, resta comunque sorprendente la contemporaneità delle invenzioni che il lettore scoprirà leggendolo.
Fin dalla nascita, Lolò è diverso dagli altri bambini, e non solo perché nato nel paese delle fate. È stato donato a Iris, la regina delle fate, dall’albero di fico. La sua è una mamma single, e qui il pensiero va a un altro famoso protagonista della nostra letteratura, al papà single e al figlio nato da un ciocco di ciliegio.
Va subito detto che questo libro è perfetto per una lettura ad alta voce. Ogni capitolo si snoda in avvenimenti che tengono il lettore avvinto, spingendolo ad andare avanti, senza mai cedere il passo a qualcosa di prevedibile.
La vita nel paese delle fate scorre senza problemi, e con la magia a portata di bacchetta ogni cosa è presto risolta, almeno finché non ha inizio la lotta per la conquista del potere. Un potere che si ammanta di saggezza e benevolenza, che seduce, adulando, chi lo incontra. Per poi manipolare quanti - fidandosi - lo avvicinano scambiandolo per saggezza o peggio ancora sapienza. Inizia così un’altra storia, quella della lotta tra il bene e il male, tra la menzogna e la verità, tra chi sotterra la sapienza per conquistare il potere, tra il riconoscimento e l’accettazione dei propri limiti.
E bisognerà allora trovare il coraggio di volare sulla montagna del “quifinisce", con la consapevolezza che il cammino vero inizia quando si decide di crescere.
È una favola perfetta quella di Magda Szabó, scrittrice ungherese che subì le vessazioni del regime al potere, ma seppe sempre tenere fermo lo sguardo e la penna restando fedele all’umanità. Il volo al “quifinisce" non è privo d’incertezze, ma resta l’unica cosa da fare se si vuole essere liberi e rendere libero chi si ama, come fa il principe delle fate Lolò. L’oggi ci insegna che non esiste un tempo libero dalle dittature del potere e libri come quelli di questa grande scrittrice, di cui vi consiglio tutta l’opera, ci servono ancora di più a capire che la letteratura è lo specchio in cui guardare per comprendere la realtà.
Agata Diakoviez
Lolò, il principe delle fate
Magda Szabó
ill. di Ivett Lénárt, Réka Imre;
trad. di V. Gheno
Anfora, 2020, 253 p.
€ 16,90; Età: da 10 anni