Le tavole ad acquarello del libro La tigre dell’autore olandese Jan Jutte hanno il tocco morbido e delicato di un candido bosco invernale; proprio in un bosco ammantato la signora Giulietta è solita inoltrarsi per una passeggiata solitaria, per ritrovare una voce che arrivi dritta al suo cuore dal silenzio solenne di quel luogo. Un giorno Giulietta incontra una tigre che avanza maestosa verso di lei con la sua pelliccia a strisce. La bestia rompe la quiete della sua passeggiata e irrompe nella sua vita solitaria e… un po’ triste. La tigre si rivela affettuosa e l’anziana signora la accoglie fiduciosa nella sua casa appagata dall’affetto che le manifesta. La porta anche in paese, dove la tigre diventa amica di tutti. Una notte, però, Giulietta si accorge che la tigre sta perdendo le strisce della pelliccia; il veterinario la visita e le consiglia di riportarla nella foresta.
Giulietta la accompagna nel suo luogo d’origine, poi ritorna nella casa ormai vuota e il suo mondo si chiude: i suoi occhi non vedono che tigre. Finché un gattino, una piccola tigre, trovato in un vicolo, tornerà ad accompagnarla nel bosco ad ascoltare il rumore dei suoi passi.
Jan Jutte propone una storia dai toni intensi: due anime lontane dalla loro consueta realtà s’incontrano apparentemente per caso, ma è proprio l’idea di “incontro” che gioca un ruolo importante in questa storia e sposta l’attenzione del lettore che deve valorizzare il messaggio narrativo. Ed è un incontro tra realtà opposte, distanti ma capaci di creare una intensa e insolita dimensione affettiva. L’eloquenza del messaggio è visibile già dalla cover: Giulietta e la tigre camminano assieme, a pari passo, in un perfetto e armonioso equilibrio di proporzioni – lei misura tanto quanto il garrese della tigre – verso una nuova loro realtà.
Il racconto si apre a più riflessioni in quanto l’autore pone la solitudine in posizioni antitetiche, ovvero come anticamera del vuoto esistentivo e nel contempo dell’atto creativo. In secondo luogo, mette l’anziana Giulietta nelle condizioni di dover rinunciare all’oggetto dei suoi pensieri e del suo cuore: un gesto che dilata lo sguardo verso l’Altro e ci invita a riconoscere il valore profondo dell’amore e dell’amicizia.
Adolfina De Marco (da LiBeR 129)
La tigre
Jan Jutte
Lemniscaat 2020, 54 p.
(Libri illustrati)
€ 18,00 ; Età: da 5 anni