Nella città una rosa di Rumer Godden, splendidamente tradotto da Marta Barone per Bompiani, ha per protagonista Lovejoy, una dodicenne che resiste con determinazione agli spintoni della vita. Figlia di una madre che adora, che come tutte le madri assenti ed egoiste è incapace di amore materno, ha però appreso da questa l’amore per le cose belle e ben fatte. Sarà questo sguardo aperto verso la bellezza a fare di lei una bambina capace di capire per cosa vale la pena lottare. La Godden ha saputo raccontare dell’infanzia lo sguardo stupito con cui, nell'età d'oro, si va alla scoperta del mondo, uno sguardo rafforzato dalla speranza che ricuce quello che la vita fa a brandelli e che supera la fiducia. Questo sentimento permetterà a Lovejoy di credere alla magia di puntini che scoprirà essere dei semi, dai cui nasceranno fiori, e che questi hanno tutti i colori del mondo.
La storia ha come protagonisti sia ragazzi che adulti, in uno specchio che sembra riflettere gli uni negli altri. Cosa e come si è da grandi dipende dalla forza con cui si è coltivato il proprio giardino, dall’acqua a cui si è potuto attingere. Ciascuno diventa non il sogno sognato, ma la realtà vissuta.
I desideri sono una componente che torna nelle storie della Godden, e anche qui sono elemento fondamentale della trama: la storia de La vecchia che abitava in una bottiglia d’aceto, che il lettore leggerà quando gli avvenimenti narrati diventano incalzanti, spiega il senso di quel che si realizza e distrugge insieme, quando i desideri superano la speranza. È qui che ancora una volta la ricchezza culturale dell’autrice, di cui c’è traccia in tutti i suoi romanzi, riesce a mettere insieme le storie e le culture in cui ha vissuto: non scriveva trame ben congegnate, ma qualcosa con dentro storie antiche, che sentiamo e quasi mai cogliamo nel loro significato. La storia di Lovejoy è inno alla speranza, sua e dei lettori che seguiranno le sue vicende pregando, come lei, di poter diventare, e restare, impertinenti e indipendenti, che forse altro non significa che rimanere vivi e fedeli alla speranza che ogni seme fiorisca.
Chi si china ad altezza di bambino e si guarda da lì, forse è possibile capisca qualcosa di sé prima ancora che degli altri.
Agata Diakoviez (da LiBeR 128)
Nella città una rosa
Rumer Godden;
trad. di M. Barone
Bompiani, 2020, 416 p.
(Ragazzi)
€ 16,00 ; Età: da 11 anni