C’è un nonno di nome Gottfrid, con molti acciacchi e un cattivo carattere, confinato in un ospedale-ospizio. C’è un figlio che non capisce i bisogni del padre. E c’è un nipote, il piccolo Ulf, che ha, invece, il dono della comprensione. Non solo capisce i bisogni del nonno, ma gli piace quest’uomo, un tempo roccioso e ora malandato, che non accetta di passare l’ultimo scampolo di vita alle condizioni imposte dagli altri. Il nonno desidera tornare nella sua casa sull’ isola dove ha vissuto con la moglie che è morta. L’impresa sembra assurda perché il nonno ha una gamba rotta e il cuore a pezzi, ma vuole essere lì per l’ultima volta. Ulf lo ascolta e architetta un piano. Il nonno nell’ isola ritrova sapori, colori, ricordi di un tempo. Riparte con una composta di mirtilli trovata in casa. È una breve parentesi, ma al ritorno in ospedale è sereno. Spera di ritrovare la moglie in cielo. Ma esiste il cielo, esiste la vita oltre la vita? Di sicuro esistono i riti di passaggio, i gesti simbolici per prepararsi all’ ultimo addio. Ogni giorno il vecchio Gottfrid mangia un cucchiaio di composta di mirtilli fatta dalla moglie. Si spegnerà quando il barattolo sarà vuoto.
In questo racconto, pieno di metafore e simbolismi, pubblicato postumo, il bravissimo autore svedese Ulf Stark riesce a farci sorridere e divertire raccontando della vita e della morte, della vecchiaia, che solo uno sguardo bambino può, a volte, riscattare. Non è il mondo adulto, preso da mille impegni e pigrizie intellettuali, a riuscire nell’ intento ma il giovanissimo nipote, quasi che i due universi – dei più piccoli e dei molto anziani – avessero un linguaggio comune. Non a caso, una delle ultime cose che fa il nonno è consultare un libro, portato in ospedale dal nipote, pieno di parole per imparare a non dire parolacce: una perfetta metafora dell’immersione nel linguaggio che li unisce e in cui sono complici. La storia diventa, così, omaggio alla relazione fortissima che si può creare tra nonni e nipoti, alla grazia con cui si può lasciare questo mondo accompagnati per mano da chi questo mondo lo deve ancora esplorare. Per riuscire nell’ impresa serve un maestro della narrazione come Ulf Stark, con i suoi meritatissimi riconoscimenti e premi.
Vichi De Marchi
La grande fuga
Ulf Stark,
ill. di Kitty Crowther;
trad. di L. Cangemi
Iperborea, 2020, 154 p.
(I miniborei)
€ 12,00 ; Età: da 7 anni