Chesterton diceva che non esistono libri letterari e di genere ma solo libri belli scritti bene e libri brutti scritti male. Percivale ne è un esempio: è autore di romanzi avventurosi di grande impegno storico e civile e forza narrativa, come Ribelli in fuga, e altri thriller e sci-fi godibili. Questo è un giallo di impronta classica, ma condito con un umorismo di situazioni, di azione e di linguaggio di rara qualità. Prima c’è un furto di gioielli del valore di 500.000 sterline, tra cui la famosa Lacrima del Califfo, dalle modalità molto strane; poi addirittura un omicidio. Sul posto, una villa che ha visto tempi migliori, c’è Greta, 8 anni quasi 9, mandata a passare le vacanze nel triste maniero presso una coppia di nonni un po’ svitati, lui completamente rovinato che ha ipotecato la magione e lei dipendente da droga (roba da matti). Ci sono anche un’ambigua cameriera e un giardiniere subdolo, oltre a un fantasma bluastro dagli occhi di rana che solo Greta ha visto. A indagare arriva l’ispettore William Shakespeare, demansionato da Scotland Yard a Little Moss, commissariato con due agenti e una capra legata in cortile perché a casa si sente sola. È un gigantesco ex lottatore con la faccia da bruto, ma un gran cervello che si avvale anche dei più moderni strumenti d’indagine (lente, pinzette, bisturi, fialette, polvere per le impronte etc.) di Sherlock Holmes, nonché del modernissimo metodo “follow the money” di Falcone: “Era sempre una questione di soldi. Chi ci guadagnava? Chi ci rimetteva?” – dice l’ispettore. Naturalmente Greta si impiccia nelle indagini e si ritrova imprigionata in un canile isolato e abbandonato dove trova per terra una vecchia foto parzialmente strappata che si rivelerà molto importante per la soluzione del mistero. Ma prima finisce in un vecchio capanno di pesca non meno desolato, con la febbre alta, però amorevolmente curata da un barbone con gli occhi di rana. Il mistero si fa sempre più fitto. A sbrogliarlo ci pensa naturalmente l’ispettore, che nell’ultimo capitolo, come usavano Poirot & C., raduna tutti nella sala d’armi per esercitare il suo virtuosismo d’autore di un teatrino in cui si e ci diverte a spiegare misteri e crimini.
Fernando Rotondo (da LiBeR 127)
Il mistero di Villa delle Ginestre
Tommaso Percivale
Piemme, 2020, 200 p.
(Il battello a vapore. Giallo e nero)
€ 9,90 ; Età: da 10 anni