Facendo ricorso a uno stile grafico che gioca sapientemente sul ritmo di colori, texture e forme, l'incontenibile maestro di creatività Hervé Tullet si pone alla regia di un nuovo libro che pungola l'immaginazione di bambine e bambini. La copertina è già manifesto programmatico di questa intenzione, con il titolo circondato da un carosello di sagome dalle tinte piane che travalicano le categorie e vanno oltre ogni tentativo di classificazione. Mezzi di trasporto, animali, elementi naturali, figure umane, oggetti comuni, giochi, forme architettoniche... un campionario di cose del mondo da osservare e interrogare, con sguardo libero e tanta voglia di sperimentare. Lo scopo è farsi delle domande, interpretare le immagini, notare cambiamenti, nessi, spostamenti, relazioni.
I risguardi del volume ricordano i quaderni scolastici, ma i quadretti non sono regolari e le righe che si intersecano mai precise o perfettamente rette. Perché secondo Tullet l'arte e l'espressione di sé non hanno nulla a che vedere con schemi rigidi e preimpostati. L'esplorazione dell'albo comincia dall'osservazione di un'ombra che si sposta sulla pagina seguendo le diverse posizioni di un corpo. Il giovane lettore potrà chiedersi: come nasce un'ombra? perché in questa pagina è davanti la figura mentre nell'altra è dietro? cosa la fa muovere? Passiamo ora a un riflesso: in cosa è diverso da un'ombra? perché l'autore ha aggiunto una pennellata bianca e quel grigio sul foglio cosa rappresenta? Domande che generano altre domande e mettono in moto ragionamenti. Le suggestioni di Tullet sono disparate e in continua trasformazione: partono da sagome, ritagli, carte particolari, trame, e da un termine posto discretamente in un lato della pagina (un sostantivo, un verbo, un avverbio, una preposizione) per provocare i bambini e allenarli a pensare. Il rapporto tra testo e immagine è governato dalla flessibilità, dall'apertura e dalla polisemia, lasciando al lettore lo spazio per costruire i propri significati. In questo Tullet è imbattibile: la sua specialità si conferma quella di giocare con l'equivoco, l'inatteso, le allusioni, chiamando in causa l'esperienza e le conoscenze pregresse per sovvertirle e sollecitare ad accostarsi alle figure con rinnovata curiosità.
Francesca Tamberlani (da LiBeR 127)
Immagina
Hervé Tullet
trad di F. Previati
Franco Cosimo Panini, 2019, 96 p.
€ 18,00 ; Età: da 4 anni