Rodari, Calvino, Campanile. In un’intervista sul sito del Premio Strega Ragazzi, Nicola Cinquetti cita questi autori tra i suoi riferimenti. E sono diverse le ascendenze che si possono cogliere nel suo I maschi non leggono, nonché le riflessioni che si generano da questo racconto lungo, capace di divertire tanto i ragazzini quanto gli adulti. Intanto il suo dare centralità ̶ fin dal titolo ̶ alla questione di genere, più che mai ineludibile parimenti sul pianeta che nella letteratura per l’infanzia.
Nel volume di Cinquetti ci imbattiamo così in una classe i maschi non leggono, “non leggeranno mai”. Di contro e muovendo da una base di dati ormai acclarati, le bambine della suddetta classe leggono a volontà. Anzi, se interrogate dal maestro ̶ contraltare del gruppetto di otto maschi da dirozzare ̶ dimostrano non solo di conoscere il libro scelto dal docente, Moby Dick, ma di averne letto la versione originale, la traduzione di Pavese e quella in francese di Jean Giono (che è un risentire l’ironia iperbolica di Campanile, ma attenzione, le ragazzine sono più avanti anche senza raccontarle come nerd).
Dicevamo del maestro, figura dal passato magnifico, si pensi a Lodi o a Rodari, e adesso in estinzione nell’universo femminilizzato della scuola. Tra la sfiducia delle colleghe e del preside, quella di Dante Dindoli, con il suo ingenuo“metodo scientifico” di avvicinamento alla lettura, sembra una figura buffa e obsoleta destinata a essere sopraffatta dalle creative strategie ostruzionistiche del gruppo dei maschi non lettori. Ma è davvero così? Esiste mai un questionario capace di rendere quell’esperienza soggettiva incommensurabile che è leggere un buon libro? Si può arrivare, per disperazione, a obbligare alla lettura? Con una leggerezza calviniana e una scrittura tersa che rimanda a Donatella Ziliotto, Cinquetti ci dona un ritratto intimamente addentro al mondo della scuola, ai suoi tormentoni sulla necessità di leggere (fino al paradosso di “divorare i libri”). Una partitura brillante di cui invito a cercare il cuore, il perché i maschi non leggano. Allora verranno Melville e metafore marine, le brume di Berto o di Buzzati, il dolore umano primario di Chiamalo sonno di Henry Roth.
Maria Grosso (da LiBeR 125)
I maschi non leggono
Nicola Cinquetti
ill. di Michele Bruttomesso
Giunti, 2019, 128 p.
(Colibrì)
€ 8,90 ; Età: da 9 anni