È bello ritornare nei luoghi che si sono amati. È ancora più bello se all’entrata c’è una mappa a fare da ingresso e guida: nei risguardi troviamo un’illustrazione in cui riconosciamo la casa, il cimitero, la scuola, la villa dell’Imperatore dei Sigari che abbiamo già incontrato in Nove braccia spalancate e che, subito, ci riportano ai Boon, a Fing, ai fratelli e alle sorelle, alla nonna un po’ sciamana, alla distrazione del padre, a tutti i morti che, ancora, fanno parte della famiglia. Nell’immagine, là remota terra sull’orizzonte, ci appare la Germania.
L’azione, ce lo ricorda la traduttrice nell’introduzione, si svolge nel Limburgo, la regione meridionale dell’Olanda. La narratrice, come nel libro precedente, è Fing, qui ormai adolescente, che lega le sue intenzioni alle azioni e agli affetti del presente e ai sogni per il futuro. È uno sguardo bello sull’adolescenza e su quella capacità di progettarsi e proiettarsi tipica dei giovani, uno sguardo originale e non stereotipato perché i moti, le tensioni, i sentimenti, le vicende, si slegano dalla maniera ricorrente attraverso cui si è usi raccontarequesta età della vita, una maniera spesso compresa negli spazi narrativi un po’ svigoriti della contemporaneità occidentale, per espandersi e arieggiarsi nel passato, nelle ricchezza delle storie e della Storia. Le speranze, i sogni, gli amori di Fing e le vicende che coinvolgono i suoi fratelli e le sue sorelle trovano culla in una quotidianità fatta di gesti minuti, ma impregnata degli eventi della Storia. L’occupazione dell’Olanda da parte della Germania, le conseguenze varie e diverse che l’evento produce sui vari personaggi, le giacche nere che appoggiano l’occupazione e se ne sentono valorizzate, coloro che resistono, la difficile situazione degli ebrei, la violenza, le deportazioni, si inscrivono in un orizzonte di passi e zuppe, di cibo e baci, cappotti e chiacchiere, timori e slanci. Il tutto è narrato, e tradotto, in una lingua che rende vive le percezioni sensoriali e sostiene l’immersività. Se vita quotidiana e storia sono qui ordito e trama, di sicuro un fantastico fatto di leggende, credenze, miti e fantasmi, diviene ricamo che tutto unisce e a tutto rende evocatività e spessore.
Nicoletta Gramentieri (da LiBeR 124)
Il nostro avvenire dorato
Benny Lindelauf
San Paolo, 2019, 408 p.
(Narrativa)
€ 18 ; Età: da 12 anni