Grazie all’amicizia con Howard, giovane ragazzo caraibico, studente prodigio dell’Università di Oxford, Irmina riesce a trovare in se stessa una forza insolita e a mostrare grande coraggio.
A causa del susseguirsi di circostanze sfortunate, Irmina è costretta a rientrare in Germania con l’intenzione di ritornare presto in terra londinese per ritrovare Howard. Purtroppo gli accadimenti la sovrastano e l’ascesa nazista insieme alla guerra ormai imminente le impediscono di dare seguito ai suoi sogni. Barbara Yelin ci racconta, con grande efficacia, attraverso la storia della protagonista, la vita delle donne nella Germania nazista riuscendo a mescolare con grande maestria la sfera intima e familiare con le grandi vicende della storia.
I diari e le lettere della nonna dell’autrice, ritrovate in una scatola dopo la sua morte, sono alla base di questa narrazione grafica. “In quella scatola, però, - dice la Yelin nelle righe introduttive - ho trovato anche una domanda allarmante: com’era possibile che una donna fosse cambiata in modo tanto radicale? Com’era possibile che fosse diventata una persona che non faceva domande e che guardava dall’altra parte, fino a trasformarsi in uno degli innumerevoli complici passivi della sua epoca?”.
La fumettista Yelin prova a rispondere a queste domande impegnative e lo fa con un segno grafico maturo. L’espressività dei volti è incisiva, la costruzione è meticolosa e la scelta delle inquadrature sempre efficace. I pastelli che colorano le pagine immergono il lettore nelle atmosfere dense e a volte cupe della storia. Davvero bello.
Davide Pace
(da LiBeR 123)
Irmina
Barbara Yelin
Rizzoli, 2019, 288 p.
(Lizard)
€ 25,00 ; Età: da 13 anni