Bimba Landmann
Arka, 2008, p. 64
(Collana di perle)
€ 22,00 ; Età: 8-11
Ulisse, uomo dal multiforme ingegno, ha ispirato recentemente Bimba Landmann che ne ha interpretato e illustrato la storia con eccezionale forza narrativa e illustrativa. Con L’incredibile viaggio di Ulisse la Landmann stravolge totalmente il suo modo di scrivere e illustrare con una personalità inattesa, riuscendo a offrire un libro del tutto nuovo come concezione iconica e struttura complessiva della narrazione. La sorpresa comincia con la prima doppia pagina: al centro il grande cavallo di Troia con i guerrieri che escono dalla sua pancia e ai lati sei momenti della guerra che lo ha preceduto. Sei immagini che riescono, in una sintesi di linee e di colori, a rendere il racconto coinvolgente e appassionante. La doppia pagina seguente ha un’impostazione grafica diversa: due lunghe strisce in alto e in fondo alla pagina fanno risaltare l’inizio del viaggio di ritorno in un mare senza fine; al centro una nave in balia di onde gigantesche provocate da Zeus; ai lati quattro immagini che spiegano il tema principale dell’episodio. Del tutto diversa la terza doppia pagina: la parte centrale è tenuta dal testo; ai lati, come fosse una sequenza di immagini cinematografiche o pagine di un libro, le immagini legate al testo scritto; nelle due parti laterali, destra e sinistra, una persona bianca su sfondo rosso pompeiano sfoglia le pagine del volume. La quarta e la quinta pagina (sempre doppie) raccontano la storia di Polifemo che incombe nella parte centrale circondata da illustrazioni che ne descrivono i particolari con esemplare, raccapricciante chiarezza. Arriviamo poi all’isola di Eolo, che occupa tutta la doppia pagina, con un paesaggio irto di torri e di pinnacoli, con finestre di forme diverse per permettere ai venti di scatenarsi. Ogni doppia pagina è una avvincente sorpresa sia per la diversità scenografica, sia per l’uso di colori completamente diversi che caratterizzano cromaticamente il susseguirsi di un’avventura che rimane unica nella storia della letteratura universale. Di straordinaria efficacia l’uso che Bimba Landmann riesce a fare attraverso il contrasto fra verde e giallo, con una tonalità di bianco e nero particolarmente flessibile, e poi con il nero che incombe su un mare verde chiaro, e l’arancione che delimita un cielo al tramonto. Particolarmente drammatico il nero dei corpi dei Proci uccisi abbandonati nel rosso del loro sangue.
Roberto Denti
(da LiBeR 80)