Amir è un suonatore di violoncello che è costretto ad abbandonare clandestinamente il suo paese quando si rende conto che lì non può più vivere da uomo libero. Porta con sé il suo violoncello ma lo perde durante il viaggio...
Oggi nel mondo purtroppo c’è un numero incredibile di persone costrette a fuggire dalla fame, dalle guerre e sopratutto dalla mancanza di libertà. Tra queste persone ci sono donne, bambini, anziani, letterati, ingegneri, medici, e artisti, come Amir. E tanti giovani pieni di forza fisica ed energie che possono contribuire allo sviluppo di società che ormai stanno invecchiando.
Fuad Aziz ci ricorda: "Oltre al musicista Amir, negli ultimi anni c’è purtroppo un numero incredibile di persone costrette a fuggire, dalla fame e soprattutto dalla mancanza di libertà: questo avviene a causa di un continuo crearsi di guerre nei loro Paesi da parte di poteri economici e militari, molto potenti, che mirano al dominio assoluto di una determinata zona per lo sfruttamento delle ricchezze. Tutto questo avviene sotto gli occhi della silenziosa Europa che, anzi, partecipa spesso indirettamente alle guerre, con il pretesto di combattere sia i regimi dittatoriali che il terrorismo. Non dimentichiamo, infatti, che tra queste persone ci sono donne, bambini, anziani... E ci sono letterati, ingegneri, medici e artisti come Amir: giovani pieni di forza fisica ed energie che possono contribuire allo sviluppo delle società che li accolgono, i cui tassi di natalità sono molto bassi e le popolazioni sempre più anziane. Quindi oggi, quando più che mai la parola accoglienza ha un valore civile e morale, è doveroso, da parte dei Paesi democratici, rispettarla e metterla in atto. La differenza culturale è fonte di ricchezza perchè lo sviluppo culturale non è lineare, e non avviene da solo: ha bisogno di conoscenza di altre culture."
Il violoncello di Amir
Testo e Illustrazioni di Fuad Aziz
Isbn: 9788899908157
€ 16,00
Informazioni:
Donatella Caione - Matilda Editrice
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