IL DRAGO SUL TETTO
Cécil Alix, Fred Sochard
Illustrato, 32 pagg, 14 Euro
Una storia colorata e molto divertente ispirata all’architetto Antoni Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano, che trasse dalla natura grandi fonti di ispirazione.
Non appena la sua baby-sitter si addormenta e schiaccia un pisolino, Paloma corre alla finestra. Il naso a patata contro il vetro, un pipistrello si mette a strillare e la mette in guardia: sta per arrivare un terribile drago dagli abissi marini, è un mostro spaventoso e divorerà tutto e tutti in un sol boccone!
Ma Paloma è una bimbetta coraggiosa, e i draghi le stanno pure simpatici. I muri tremano, i vetri delle finestre vibrano, tutto sembra vacillare, si sentono passi pesanti e una creatura gigante, con una coda lunghissima e il corpo di mille colori si presenta a casa sua. Ma non sembra così cattivo... e poi lo sanno tutti... i draghi soffrono pure il solletico!
E come se non bastasse, il drago porta il mare nella casa di Paloma: pesci, granchi, cavallucci marini inondano le stanze e si aggirano per le scale a gran velocità.
Ora però c’è troppa confusione, bisogna trovare un posto sicuro per il drago. E prima che la governante si svegli. A pensarci bene, il tetto di casa, come nascondiglio, non è affatto una cattiva idea!
Colore, forme, ritmo. sono la quintessenza di questa storia e dell’arte di Gaudí che con le sue invenzioni e gusto decorativo avrebbe costituito uno stile unico e irripetibile.
L’ELMETTO DEI NONNI
Géraldine Elschner, Fred Sochard
Illustrato, 32 pagg, 14 Euro
Un racconto in cui la storia è la protagonista assoluta. ispirata al pittore francese Fernand Léger, che ha fatto della multidisciplinarietà la cifra inconfondibile della sua opera e della sua vita.
Un ragazzino trova un elmetto nel giardino di casa, scavando nella terra in cui vuole piantare una giovane quercia. È un elmetto arrugginito, consumato dal tempo. Apparteneva a un soldato che ha combattuto la Prima Guerra Mondiale.
Questo ritrovamento dà il la per raccontare la Storia. Quella con la S maiuscola però. Infatti il nonno del ragazzino ripercorre con lui gli avvenimenti atroci di quel tempo lontano attraverso alcune lettere che suo nonno gli ha lasciato.
Guerra, sangue, morte, disperazione. Ma anche legami indissolubili, piccoli gesti quotidiani, sorrisi e partite a carte tra soldati. Per sopravvivere alle atrocità dello scontro.
Negli stessi luoghi i suoi nonni, uno francese e uno tedesco, si sono fatti la guerra, ignari del fatto che i loro discendenti si sarebbero invece uniti e ritrovati ad essere famiglia.
Un racconto intenso, anche duro, che attraversa il dramma della guerra e sembra superarlo. un potente messaggio di speranza in cui si legge tra le righe come non esista conflitto che non possa essere superato, e in cui echeggia una frase tanto cara a Fernand Léger: «il bello è dappertutto».
Informazioni:
Ufficio Stampa ed Eventi
Laura Molinari - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.