Majken Majken
Lisa Hyder, ill. di Louise Winblad;
trad. di S. Leperdi
Il gatto con gli stivali, 2018, 84 p.
€ 13,50 ; Età: da 6 anni
Arriva dalla Svezia il racconto Majken Majken, scritto da Lisa Hyder, edito dalla giovane casa editrice veneziana Il libro con gli stivali e tradotto da Sarah Leperdi. L’autrice, ci racconta di Majken rimasta orfana di mamma e trasferita da poco in una nuova casa con il papà e con il fratellino Bruno; ci racconta del suo mondo ricco di parole e di sguardi che tentano di cucire assieme il nuovo mondo e i ricordi, alla ricerca di un equilibrio con tutto ciò che la circonda.
Majken ha imparato il tragitto da scuola a casa per tornare da sola senza perdersi; così, esplora il percorso e trova oggetti interessanti con i quali poter giocare, per esempio tre pigne che ha messo nello zaino o due sassi che diventeranno due coccinelle. Prima di entrare in casa alza gli occhi per guardare la finestra della sua camera con le tende gialle, il colore preferito della mamma, ma i suoi occhi sono attratti anche dalle altre finestre perché Majken immagina chi vive dietro a quelle finestre e cosa stanno facendo e quando si avvicina a una di queste vede un’anziana signora che gira per una stanza di casa come se stesse cercando qualcosa, poi apre un’anta dell’armadio e si chiude dentro. Un altro giorno, invece, la trova seduta sul divano che sta mangiando la torta che ha in faccia. Per Majken quegli episodi non rimangono inesplorati, almeno con la fantasia, infatti, a scuola pensa a quale nome potrebbe appartenere a quella donna; ne pensa alcuni adatti, secondo lei, a una persona anziana, ma la sorpresa arriva quando con il papà va a presentarsi ai vicini di casa e scopre che la signora ha il suo stesso nome, Majken. Quando la piccola Majken non trova le chiavi di casa pensa subito di andare dall’altra Majken a chiedere aiuto. In questo nuovo ambiente, Majken cerca un bandolo per ritrovare il suo posto tra casa e scuola; in quel percorso, fatto di giornate sempre nuove nelle quali sembra che il tempo sia scandito da un lunghissimo minuto alla volta, un’anziana signora le apre la porta e Majken sa che può contare su un’altra Majken. Quanto dura questo racconto lo suggerisce Louise Winblad nei risguardi: all’inizio con una folata di foglie autunnali e alla fine con silenziosi fiocchi di neve.
Adolfina De Marco
(da LiBeR 122)