Maurizio Caminito, nell’articolo "Il mondo degli oggetti parlanti" riflette sulle nuove tipologie di oggetti in Rete: gli smart objects (oggetti intelligenti) costituiscono infatti la base dell’internet delle cose. Tra le loro proprietà ci sono la capacità di elaborare dati e quella di interagire con l’ambiente esterno: nella cosiddetta "Internet of things" tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete, diventando così intelligenti e comunicanti in modalità wireless grazie alle etichette Rfid o Codici QR, che sono in grado di trasformarli in aiutanti magici anche all’interno del nostro ambiente domestico.
Oggetti in letteratura e smart objects parlanti
In LiBeR 122 Raimonda Riccini propone il contributo intitolato "Lettere, chiavi e specchi": un breve excursus spazio-temporale attraverso i cambiamenti del nostro rapporto con le cose. "Molti degli oggetti della nostra vita - scrive Riccini- come quelli legati ai gesti e alle attività primarie (mangiare, bere, dormire, giocare) provengono da molto lontano e perciò occupano un posto speciale nella nostra cultura" . Inoltre, se dobbiamo sempre tenere presente che gli oggetti sucitano processi di memoria, come la celeberrima madeleine proustiana, non dobbiamo dimenticare che essi esprimono anche la presa di coscienza del proprio vissuto personale e della propria identità.