La capacità dei classici di continuare a parlare ai lettori nonostante lo scorrere del tempo è uno dei tanti motivi per i quali ragazzi e adulti dovrebbero leggerli: Guido Sgardoli e Pierdomenico Baccalario, autori di riduzioni e adattamenti da opere classiche che consentono alla voce originale dell’autore di essere ancora percepibile e di arrivare fino ai ragazzi di oggi, ne parlano in un’intervista su LiBeR 119.
Marta Barone, nel suo contributo "La vista di Lockwood", si confronta invece su cosa significhi tradurre o ritradurre un classico: una riflessione sui cambiamenti linguistici, sulla musica del testo e sui significanti sotterranei, per evitare deformazioni e restituire ancora oggi l’eternità all’opera, perché un buon traduttore "ancora prima di essere un ottimo conoscitore della lintgua che traduce e capace di scrivere nella propria, dev’essere un ottimo lettore".
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