Remy Charlip, ill. di Eric Dekker; trad. di P. Cesari
Orecchio Acerbo, 2007, p. 50
€ 10,00 ; Età: 5-7
Non sono esclusivamente autori di libri per ragazzi coloro che hanno, insieme, realizzato questo libro: Charlip coreografo, scrittore, insegnante, illustratore (famosissimo negli Stati Uniti i suoi Fortunately, 1964 e Arm in Arm, 1969) qui in veste di scrittore; Dekker giovane scenografo, pittore di murales che realizza le illustrazioni con tratto fumettistico.
Ne risulta un libro stravagante, intelligente, al di fuori degli schemi, un libro che in più punti tende a rovesciarsi in nonsense, un libro graffiante nei confronti della società dei consumi.
Rilegato con la consueta originalità dalla casa editrice Orecchio Acerbo, elegante nel formato rettangolare, piuttosto piccolo, adotta uno stile essenziale per le immagini: un tratto di penna nero che definisce solo il contorno delle figure sulla pagina bianca. Il bianco si adatta particolarmente a quel “niente” di cui parla il titolo, quello che viene venduto in tante scatole di tutte le misure: scatole trasparenti. Del “niente” reclamizzato, fabbricato in serie, è persino possibile visitare la fabbrica. “Niente” è adatto ad ammorbidire i capelli, a lavare i denti, a pulire il lavandino; “Niente impedirà di puzzare ai vostri piedi”, “Niente riempirà la vostra vita” recita il testo, ricordandoci i giochi di parole di Carroll in Alice nel Paese delle Meraviglie. Quando poi il piccolo Zero si ammala (“Povero piccolo. Ha male alla testa. Ha male al collo. E anche le orecchie gli fanno male”) arriva il dottor Nullo, che con un bel “niente” lo guarisce. “Niente funziona” grida di gioia il piccolo Zero ed esce dalla porta, col dottore, verso un orizzonte luminoso e, in questo punto soltanto, colorato.
Ironia e anticonformismo meritano attenzione e spingono a riflettere noi – cosa non irrilevante oggi – e, osiamo sperare, anche i nostri bambini. Basta un niente.
Angela Dal Gobbo
(da LiBeR 78)