Marina e Fabrizio Barbero
B edizionidesign, 2007, 72 p.
€ 16,00; età 4-7 anni
Il mercato italiano degli albi illustrati propone così raramente libri di carattere non narrativo che quando ne compare uno merita tutta la nostra attenzione. È il caso di questo albo che a nostro parere può competere per qualità con i migliori prodotti dell’editoria internazionale di tipo divulgativo, del genere che in inglese è detto non-fiction.
Lo scopo del libro sta nel far conoscere le importanti, e spesso ignorate, caratteristiche di un albero, che riesce a creare un microcosmo dove convivono numerosi animali. Di formato quadrato, molto curato nell’impostazione grafica, possiede una precisa scansione del testo verbale, organizzato su due doppie pagine che hanno il compito di enunciare una caratteristica e poi di spiegarla. L’immagine compare a sinistra, il testo sempre a destra su pagina bianca, dove una sagoma stilizzata, di colore chiaro, mette in evidenza la caratteristica che le parole esprimono; è interessante notare che il testo verbale è bilingue. “Un albero è una casa” si afferma nella prima doppia pagina, “Un albero è una casa per il passero perché quando costruisce il nido depone da 4 a 8 uova per covata” si precisa nella doppia pagina successiva; la ripetizione consente di sottolineare lo sviluppo binario del testo e insieme gli dona quel ritmo che lo rende gradevole alla lettura ad alta voce. Di pagina in pagina si dispiega il piccolo universo che un albero può rappresentare: un ombrellone per la cavalletta, un profumo per l’ape, una dispensa per la formica, un lavoro per il picchio, fino a diventare un’avventura per il bambino, perché “può essere un’altalena, una capanna, un bersaglio, una meta, un appoggio per guardare le nuvole”.
Appare coerente con il genere, ma coraggiosa nell’ambito della letteratura per l’infanzia, l’uso della fotografia, e lo apprezziamo particolarmente, senza trascurare di notare che l’albero è fotografato secondo un succedersi di piani visivi che progrediscono in avvicinamento: all’inizio ne vediamo il piede, poi lo scorgiamo nella sua interezza nel contesto (un prato) e lo scopriamo infine entrando tra i rami e le foglie. Ci sembra importante sostenere la validità di questo albo a tema scientifico prodotto da una giovanissima casa editrice, il cui intento di stimolare l’osservazione e la conoscenza della natura non può che trovarci concordi, dal momento che farla conoscere ai piccoli è uno dei modi per salvaguardarla.
Angela Dal Gobbo
(da LiBeR 77)