Eric Carle
La Margherita, 2007, 36 p.
€ 16,00; Età: da 3 anni
Un albo esemplare per semplicità e chiarezza grafica e descrittiva. L’artista, famoso per i suoi albi considerati oggi dei classici (basti ricordare: Il piccolo bruco mai sazio; La coccinella prepotente; Il canto del piccolo grillo, tutti pubblicati da Mondadori), presenta sempre dei protagonisti animali con un uso sapiente dei collages dai colori vivaci.
Qui una topolina si annoia, perciò esce dalla tana alla ricerca di un amico e interpella animali ben più grandi di lei, dall’elefante al cavallo, all’ippopotamo, alla scimmia, al pavone, alla giraffa, che alla sua domanda “Ehi, tu, vuoi essere mio amico?” rispondono negativamente finché non incontra un topolino che l’invita a cena per suggellare l’amicizia. Due sono le sorprese per il piccolo lettore: una comincia all’inizio dell’albo, dove una coda si allunga pagina dopo pagina sul margine inferiore e solo quando i due roditori sono al sicuro nella tana si scopre che appartiene a un serpente molto affamato.
L’altra sorpresa sono le code a cui la protagonista rivolge la sua domanda, che nella pagina successiva rivelano a quale animale appartengono. L’artista sa così coinvolgere il bambino invitandolo alla scoperta e alla conoscenza di animali che non fanno parte del suo vissuto quotidiano.
Il ritmo delle breve storia è dato dalla ripetizione della domanda e dalle parole “non fa niente” che la topolina pronuncia con un senso di tristezza al diniego degli animali. Sono momenti che coinvolgono fortemente i bambini di oggi alla ricerca di amici, perché, vivendo in famiglie nucleari, spesso non hanno fratelli e in genere sono accuditi da adulti finché non frequentano l’asilo nido e la scuola materna dove fioriscono l’amicizia e il confronto, e dove avviene quel processo di socializzazione necessario a una crescita armoniosa. Carle sa sempre dare ai suoi lettori opportunità di riflessione con la sua arte semplice e immediata, ricca di motivi cari ai bambini. Le figure che si stagliano sulle pagine bianche con code divise dai corpi e la ricerca di un amico, che sembra non concludersi affermativamente, possono creare tensione ma, come accade nelle fiabe, si stempera e svanisce nell’incontro dei due roditori che insieme affrontano il pericolo rifugiandosi nella tana dove è immaginabile un: “e vissero felici e contenti”.
Maria Letizia Meacci
(da LiBeR 77)