Jerry Spinelli
trad. di F. Paracchini
Mondadori, 2007, 176 p.
(Junior bestseller)
€ 12,00; Età: da 11 anni
David e Primrose, nove e tredici anni, una mamma morta da poco e una mamma fuori di testa, una vita borghese e una da baraccata, un carattere introverso e uno fin troppo diretto: due amici. David è andato a vivere dalla nonna perché suo padre lavora fuori città e lo raggiunge soltanto a fine settimana, Primrose trasloca dalla roulotte di sua madre, una chiromante, per avere un po’ di privacy e si ricava una stanza in un furgone senza ruote. Si incontrano in un modo bizzarro: lui viene trascinato dalla nonna in una odiata caccia campestre all’uovo, lei sentendo il clamore delle persone che si avvicinano non trova di meglio che nascondersi in un mucchio di foglie, sdraiata, tenendo fuori soltanto un uovo poggiato ritto sulla bocca aperta. Quando David lo raccoglie non può fare a meno di accorgersi che sotto c’è qualcosa di insolito: una ragazza. Immobile, con gli occhi chiusi. La crede morta. Non dice niente a nessuno ma si angoscia, è curioso, vuole sapere chi é. Nei giorni seguenti torna sul posto, s’accorge della beffa, la cerca. Con mano sicura Spinelli srotola il suo gomitolo di crescita: un giorno dopo l’altro, un incontro dopo l’altro, David acquista sicurezza, Primerose si ingentilisce. Si vedono di nascosto, incominciano a uscire di sera in bicicletta, quando la nonna dorme: lui vince la paura del buio che non l’aveva più abbandonato dopo la morte di sua madre, finché viene trascinato in un’avventura rischiosa, a piedi verso la città e i grattacieli, lungo la ferrovia. Una storia di ieri, senza cellulari, né tv, né playstation, e infatti la dedica è “per i compagni del Gettysburg College, classe 1963”. Cattura il lettore perché i personaggi sono autentici, plausibili le vicende, le descrizioni dosate, giusta la morale: bisogna avere il coraggio di rischiare, di staccarsi dal nido protetto, e se si fa in due è più facile, meno terribile.
Jerry Spinelli, è una firma di culto nell’ambito della letteratura per ragazzi, celebrato soprattutto per Stargirl (Mondadori, 2001) storia di una adolescente che non ha paura di trovarsi fuori dal coro. Peccato che il suo titolo migliore, Una casa per Jeffrey Magee(1994), storia di un bambino bianco adottato da una famiglia nera, sia scomparso dal catalogo Mondadori.
Teresa Buongiorno
(da LiBeR 77)