Jacqueline Wilson
trad. di Dida Paggi
Salani, 2007, 267p.
€ 15,00: Età: da 14 anni
“Odio mio padre, mi tiene praticamente prigioniera”, dichiara in apertura Prudence, un’adolescente inquieta che vive con amici immaginari.
Quando era alle elementari e sua sorella all’asilo, il padre, libraio sofisticato, le ha tolte dalla scuola dichiarando che le avrebbe educate lui stesso. L’autorità scolastica si presenta soltanto quando Prudence deve fare gli esami delle medie. Questo le dà l’occasione di andare a lezione di matematica fuori casa: l’insegnante è detestabile e lei, dopo la prima volta, nelle tre successive salta la lezione e intasca i soldi, godendosi uno scampolo di libertà. Il suo peccato viene scoperto e scoppia il pandemonio: la lite è così violenta che il padre ha un ictus e finisce in ospedale, perdendo la parola e l’uso di metà del corpo. Le due ragazzine sono costrette a frequentare finalmente la scuola, dato che la madre, ex commessa, non è in grado di sostituire il marito.
Alla scuola del quartiere Prudence viene messa in un corso di recupero e vessata dai professori. La salva Mr. Raxberry, l’insegnante d’arte, che scopre in lei potenzialità fantastiche: “potresti essere l’allieva che dà un senso al mio lavoro”, dice. Il rapporto si fa più intimo quando Prudence andrà a fare da babysitter ai suoi bambini, nelle sere in cui lui esce con sua moglie, riportandola poi a casa in macchina. A poco a poco le cose precipitano e i due finiscono nei guai. Sembra una storia comune, ma qui la vicenda è costruita e dosata magistralmente. La Wilson sa usare la penna, delineare i personaggi, misurare gli effetti: non a caso è la scrittrice più famosa della Gran Bretagna dopo la Rowling, e ha venduto milioni di copie dei suoi romanzi. Nei primi, spesso rivolti alle bambine, inventava una diversa formula narrativa per ogni storia; ora si dedica alle adolescenti e punta l’obiettivo sui loro guai – bullismo, padri violenti, mamme tatuate, anoressia, ma anche il primo amore, la morte di un amica, l’amicizia, i segreti del diario – non sbagliando un colpo. Già una volta aveva affrontato il tema dell’amore impossibile tra una ragazza e il suo professore, in Il potere dell’ombra (Salani, 1994). Stessa storia, ma due romanzi totalmente diversi: si può misurare quanta strada la Wilson abbia fatto da allora e quanto fosse dotata in partenza di una carica di umanità fuori dal comune. Ma non bisogna dimenticare che il suo successo si lega anche alle illustrazioni e alle copertine di Nick Sharrat.
Teresa Buongiorno
(da LiBeR 77)