interviste di Sandra Arenal, illustrazioni di Mariana Chiesa; trad. di P. Cacucci
Zoolibri, 2007, p. 118
€ 16,00 ; Età: da 11 anni
Nella collana Narrativa illustrata la reggiana ZOOlibri ha dato ora alle stampe questo volume pubblicato originariamente in Messico 15 anni fa su iniziativa di Sandra Arenal (1936-2000), attivista politica e ricercatrice sociale che si è battuta per tutta una vita contro il lavoro minorile. Questa forma di precoce sfruttamento “ruba” l'infanzia e l'adolescenza ai minori, li sottrae all'obbligo scolastico e impedisce loro di giocare come ricorda il titolo e specifica il sottotitolo “Racconti di bambini lavoratori”. Il volume consiste nelle risposte date da 43 ragazzi-lavoratori dai 7 ai 16 anni intervistati dalla Arenal nella città di Monterrey. Queste scarne e crude confessioni colpiscono soprattutto perché esibiscono bambini alla mercè di un contesto sociale degradato e degradante che costringe ragazzi e ragazze alle più disparate prestazioni lavorative a causa dello stato d'indigenza o della disastrata situazione familiare. Piaghe tuttora diffuse che alimentano lo sfruttamento minorile. Alcuni di questi bambini si dichiarano "felici" della loro posizione, ma la maggioranza di loro evidenzia uno stato di malessere del quale si sentono prigionieri e che, tuttavia, accettano con fatalismo perché condizionati dall'ambiente. In alcuni casi i piccoli lavoratori scivolano nella prostituzione (che dà loro la possibilità di consistenti guadagni al confronto con quelli da lavoro) o nella droga (che dà loro l'illusione di un momentaneo sollievo). È molto probabile che questi drammatici e toccanti racconti di primo acchito non siano in grado di sollecitare la curiosità dei giovani lettori, tendenzialmente portati più all'evasione che al confronto con problemi esistenziali e sociali. Ciò non toglie, però, che, se messi di fronte a un testo del genere, i ragazzi possano evidenziare interesse per situazioni che coinvolgono coetanei. Ecco allora che a stimolare la curiosità per i contenuti del volume intervengono le 25 incisioni in legno dell'argentina Mariana Chiesa che ritraggono altrettanti piccoli protagonisti impegnati nelle rispettive attività. L'esito incisivo, rude e realistico di queste xilografie illustra efficacemente il testo e ne costituisce un coinvolgente commento visivo.
Giulio C. Cucciolini
(da LiBeR 76)