Michele Rak
Bruno Mondadori, 2007, 208 p.
(Sintesi)
€ 25,00
Dalla quarta di copertina
Le donne raccontano. Nel secolo centrale della Modernità, il racconto fiabesco è un genere per le corti delle due città più ricche e favolose d'Europa, sognate e cercate da ogni viaggiatore: Napoli, luogo inarrivabile delle arti e dei piaceri, e Parigi, luogo dominante della politica e delle mode.
I materiali di diverse tradizioni del Mediterraneo sono lavorati, con l'ottica sofisticata, piacevole e in apparenza disimpegnata dell'intrattenimento cortigiano, nei racconti che le culture europee chiameranno fiabe, riconoscendone la logica e la posizione tra i modelli della letteratura.
Alcuni noti libri e molte narratrici e narratori ne fanno un genere alla moda e diffondono in tutta Europa personaggi, azioni e intrecci, a partire da alcune fanciulle audaci e periclitanti come Cenerentola e Cappuccetto rosso, che si avventurano fuori casa, e come la Bella che si addormenta nel bosco esposta a ogni rischio.
Viaggiando da vecchina a dama di corte e da cortigiano a saltimbanco, lungo i percorsi tortuosi del focolare, dei salotti e del teatro, queste ragazze diventano modelli e miti che segnalllno il dissesto della società medievale e l'avvento della Modernità.
Dal Cunto de li cunti di Giambattista Basile ai Contes de ma mère l'Oye di Charles Perrault, dalla prima traduzione delle Mille e una notte ai racconti di fate delle dame di corte, queste ragazze avventurose arrivano fin dentro la cultura mediale, in romanzi, favole, balli, opere teatrali, cartoni animati e film e in compagnia di orchi, maghi, animali parlanti, draghi e automi.
L'autore
Michele Rak, teorico e storico dei linguaggi d'arte e del mutamento culturale, insegna Teoria e critica della letteratura presso l'Università di Siena. Dirige la Scuola di dottorato in Scienze del testo, l'Osservatorio europeo sulla lettura e la ricerca nazionale "Il lettore di libri in Italia". Ha tradotto e curato Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (Garzanti, Milano 1986-2005). È autore, tra altri studi, di Napoli gentile (il Mulino, Bologna 1994), Immagine e scrittura (Liguori, Napoli 2003) e Logica della fiaba (Bruno Mondadori, Milano 2005).
Dall'indice
Luoghi e strade del racconto
1. Nel giardino, p. 37 - 2. Il giardino vietato, p. 38 - 3. Seconda posizione: l'ascoltatore inatteso, p. 38 - 4. Anche per gli altri, p. 39 - 5. Il racconto delle vecchie, p. 39 - 6. La storia di Vardiello e della statua muta, p. 40 - 7. Altri racconti, p. 41 - 8. Il venditore di storie e altri viaggiatori, p. 42 - 9. Leggere, vedere, raccontare Perrault, p. 42 lO. Il teatrino delle storie, p. 42
Divertirsi con l'Orco
1. Il piacere della vertigine, p. 45 - 2. La morte dell'Antico, p. 46 - 3. Senza gravità, senza etichetta, p. 46 - 4. Animali e piante, p. 46 - 5. Nella Casa dell'Orco, p. 46 - 6. Una prova inevitabile, p. 47 - 7. Tra cronaca e fantastico, p. 47 - 8. Un modo di raccontare, p. 47 - 9. Una tecnica utile, p. 48 - lO. Leggere e recitare, p. 48 - 11. Come riconoscere il fiabesco, p. 49 - 12. Narratori e ascoltatori, p. 50 -13. Il racconto inesistente, p. 51 - 14. Senza confini, p. 52 - 15. Il piacere della cifra e la natura del Centauro, p. 53 - 16. Avviso al lettore, p. 54 17. Per non parlare dell'Orco come Eros, p. 55 - 18. Colori, teatro, racconto, p. 55 - 19. Orco, prezzemolo, maghi, odori e altre visioni proibite, p. 56
L'invenzione della fiaba
1. Il teatrino di corte, p. 59 - 2. Un modello narrativo per il barocco europeo, p. 60 - 3. Il progetto del Cunto, p. 61- 4. La scoperta della serie, p. 61 - 5. Un racconto per l'intrattenimento, p. 62 - 6. Struttura dell' opera, p. 62 - 7. Il racconto fiabesco, p. 63 - 8. A forma di specchio, p. 64 - 9. A forma di teatro, p. 65 -lO. A forma di fiaba, p. 65
10.1. Tempo e spazio, p. 66 - 10.2. Trasformazione, passaggio, metamorfosi, p. 66 - 10.3. Persone e azione, p. 66 - 10.4. Anche gli strumenti, p. 67 - 11. Cultura locale e letteratura, p. 68 - 12. Non per i bambini, p. 68 - 13. Corte, società letteraria, cambiamento di status, p. 69 -14. Da un rango all'altro, p. 69 -15. Metamorfosi, p. 70 - 16. La Casa dell'Orco, p. 71 - 17. Dopo il mito (favola), p. 73 - 18. La conversazione, p. 73 - 19. Ascoltare il Cunto, p. 74 - 20. Fuori del giardino, in piazza, p. 74 - 21. Il racconto come gioco, p. 75 - 22.
Ascolto senza conflitto, p. 75 - 23. Lontano dagli studi gravi, p. 7624. Un genere senza confini, p. 77 - 25. Altri testi, p. 78
Dalla corte al "popolo civile"
1. Altri racconti fiabeschi, p. 80 - 2. Dopo pranzo, a luglio, su una terrazza a mare a Posillipo, p. 80 - 3. Racconti per altre stanze, p. 82 - 4. Altri racconti dell'Orco, p. 82 - 5. L'etica della moglie del cuoco, p. 83 6. Fate false per i viaggiatori, p. 84 - 7. Un editore del Cunto, p. 86
Mamma l'Oca racconta
1. Perrault e poi Bernini, Tiberio Fiorillo, Leonora Basile e altri italiani a Parigi, p. 88 - 2. Un genere alla moda, p. 90 - 3. Il piacere di una moda, p. 90 - 4. La cameretta di Barbablu, p. 91 - 5. Un lettore del Cunto, p. 92 - 5.1. Letture, p. 92 - 5.2. Il vestito fuori moda della Bella addormentata, p. 93
Violare la bella addormentata
1. Fiabe e profumi, p. 99 - 2. Leggere gli oggetti, p. 99 - 3. Vedere, ridere, violare e ingravidare, p. 100 - 4. La terza ragazza dorme, p. 1015. Il primo e il secondo, p. 102 - 6. Poi arriva il Contemporaneo, p. 1037. La scena cambia, p. 104 - 8. Soltanto per i bambini?, p. 105 - 9. Allusioni e altri giochi, p. 105
Nel labirinto delle favole
1. Giardino con favole, p. 107 - 2. Entrate pure, p. 108 - 3. Il Labirinto era fatto così, p. 108 - 4. Quali animali e come, p. 108 - 5. Alcune tradizioni si incontrano di nuovo, p. 109 - 6. Nel Labirinto, p. 109 - 7. Di alcune favole, p. 110 - 8. Ma quanto chiacchierano le bestie, p. 111 - 9. Quasi cento anni dopo, p. 111
Un'altra ragazza cattiva. Lettura di Cappuccetto rosso
1. Per mangiarti meglio, p. 114 - 2. Raccontare senza colpe, p. 1143. Mangiare le bambine imprudenti, p. 115 - 4. A letto con il Lupo, p.115
Il racconto di fate
1. Il fiabesco prezioso alla corte di Luigi XIV, p. 117 - 2. Nascita della Fateria, p. 117 - 3. Le dame raccontano, scrivono e ascoltano, p. 1184. Gli argomenti dellefate, p. 118 - 5. Il prezzo dell'impossibile, p. 1216. Il gioco delle magie, p. 123 - 7. Fate e dèi insieme a corte, p. 123 - 8. Quali favole per i Moderni, p. 125 - 9. Le Fate in salotto, p. 127 - lO. Paesaggi ipocriti, p. 129 - 11. Potere e declino di una moda, p. 13012. A teatro con le fate, p. 131-13. Politica e piccoli libri, p. 132 - 14. Esordio di una moda, p. 133 -15. Fine di una moda, p. 133 -16. Verso il sé desiderante, p.134 -17. Fine dell'Orco, p. 135 -18. Una letteratura d'élite, p. 135
Fuga con Cenerentola
1. È inutile inseguire Cenerentola, p. 143 -2. L'erotismo galante, p. 1443. Cenerentola e l'Impero, p. 144 - 4. Si balla, p. 145 - 5. Non più dal profondo della storia, p. 145 - 6. A teatro in Italia, p. 145 - 7. Nelle mani del lettore, p. 146 - 8. Nelle mani del passante: manifesti, periodici, lanterne magiche, libri illustrati, p. 146 - 9. Cenerentola si spoglia, p. 147 - l0. Manifesti e musica, p. 147 -11. Outline delfiabesco, p. 147 -12. Cenerentola va al cinema, p. 147 - 13. Nel nuovo secolo, p. 148 - 14. La spinta dei media, p. 148 -15. Non alla fine, p. 149
La società letteraria e il racconto fiabesco
1. Fiaba e romanzo, p. 151 - 2. Fiaba come teatro, p. 152 - 3. Ascoltar Fate, p. 152 - 4. Senza le vecchie, p. 154 - 5. Il fiabesco dall'Oriente, p. 155 - 6. Stampa e racconto, p. 155 - 7. Icone e racconto, p. 157 - 8. Società letteraria e racconto, p. 159 - 9. Tradizioni e racconto, p. 160lO. Regole, p. 162 - Il. Non intorno al focolare, p. 162 - 12. Come un canovaccio, p. 163 -13. Passaggi, p. 164 -14. Alla fine, p. 166