B. Méneger, C. Dejours, ill. di Francois Daniel; trad. di R. Grasselli
Editoriale Scienza, 2007, p. 88
(Le scienze in tasca)
€ 9,90 ; Età: 8-11
A cosa servono le paludi? Se non lo si sa, lo si può capire attraverso un semplice esperimento. Prendete della plastilina, due spugne, una tavoletta di legno, imbevete di acqua una spugna, l’altra lasciatela asciutta. Poi, aprite un rubinetto e fate scorrere l’acqua. Risultato? La spugna imbevuta trattiene l’acqua, quella asciutta la fa scorrere via più velocemente. Le paludi si comportano allo stesso modo, trattengono i liquidi di scorrimento. Senza di loro, aumentano i rischi di allagamento. Lo spiega il piccolo manuale di Editoriale Scienza La Terra, il pianeta della vita ricco di esperimenti che hanno il pregio di richiedere materiale semplice, sono di facile esecuzione e, ancora più importante, sono molto utili a chiarire i fenomeni del nostro pianeta. Qual è la relazione tra oceani e atmosfera? Cosa intendiamo quando parliamo della minaccia dell’“effetto serra” o delle piogge acide? E perché le piante sono fondamentali per evitare la desertificazione? Si tratta delle grandi questioni “ecologiche”dei nostri tempi. Ma il libro si chiede anche (e lo dimostra con semplici esperimenti) a cosa servano siepi e scarpate o come faccia il muschio ad assorbire l’acqua di cui ha bisogno se non ha radici, fenomeni di cui spesso non ci chiediamo neppure l’esistenza ma che sono anch’essi vitali per la preservazione delle specie e dell’habitat naturale. L’editoria per ragazzi è ormai ricca di libri che suggeriscono esperimenti e applicazioni empiriche di fenomeni di ogni genere secondo il principio che per capire davvero la scienza il metodo migliore è trasformarsi in “piccoli scienziati”, che osservano, verificano e alla fine, giungono a delle conclusioni o a delle scoperte. Non sempre però si tratta di proposte editoriali davvero interessanti. Il pregio di questo piccolo manuale pratico di “sopravvivenza ecologica” è che propone una lettura “militante” dei fenomeni terrestri e degli ecosistemi. Più di tanti (comunque utilissimi) allarmi ecologici riesce e far capire quanto sia importante il rispetto di ogni forma vivente per la sopravvivenza del pianeta. In conclusione il libro lancia un avvertimento e fa una proposta : la difesa dell’ambiente riguarda tutti. Implica atteggiamenti individuali meno inquinanti e meno distruttivi. Ma come rendere ciascun individuo responsabile della salute del pianeta? Il primo passo – si suggerisce – è insegnare la scienza ecologica nelle scuole. Chissà se in questi tempi di ridiscussione su programmi e funzioni della scuola, questo suggerimento verrà accolto.
Vichi De Marchi
(da LiBeR 76)