3300 secondi
Fred Paronuzzi; trad. di M. Piacentini
Camelozampa, 2018, 96 p.
(Gli arcobaleni)
€ 9,90 ; Età da 12 anni
Altra chicca d’oltralpe scovata da Camelozampa, il libro è un racconto a più voci che si svolge in un liceo francese in 55 minuti, cioè un'ora di lezione. Leggendo sembra quasi di vederlo, fuori e dentro le aule, l'insieme indistinto degli studenti. Poi quattro tra loro sono messi a fuoco dalla scrittura in prima persona. Ecco Léa, e il suo primo incontro d'amore con Julie, bella compagna di classe che le piace. Ilyes, immigrato, è alle prese con le prove di uno spettacolo teatrale ed esprime la sua passione per le scene e l'amore per lo studio. Océane, gonna stropicciata e scarpe infangate, incontra una responsabile scolastica, e le confessa la sua drammatica notte. Clément aspetta la vicepreside, che vuole parlargli, di sicuro con quella “dolcezza un po' sforzata” e la compassione tipica con lui da parte degli adulti da quando è morta sua sorella. Li ritroviamo dopo un'ora circa, al suono della campanella, ciascuno in conclusione di un incontro cruciale. Non si conoscevano e non si conoscono. Si sono solo visti e sfiorati passandosi accanto, mentre noi abbiamo potuto esplorare le loro vite in quei 3300 secondi.
In un proliferare di romanzi lunghissimi fa piacere trovare questa densa opera breve. Un punto di forza che favorisce l’approccio anche per i lettori più svogliati – quelli che scelgono in base al numero di pagine per intendersi − a una scrittura di qualità e a temi forti, familiari agli adolescenti, come l'omosessualità, frequente in un'età di gioiosa scoperta e sperimentazione affettiva, e purtroppo anche l'alcolismo, e abusi e stupri subiti in condizioni di ebbrezza, come nel caso della sconvolta Océane. Paronuzzi, che è insegnante liceale e mostra di ben conoscere cosa c'è dietro lo sguardo degli studenti, ne parla con profondità e delicatezza. Riserva un registro più alto, a tratti ricercato, al pensiero dei protagonisti mentre i dialoghi sono colloquiali e rilassati, in un'armoniosa, pregevole miscela − garantita anche dall'ottima traduzione, mai volgare, anche se non mancano le parolacce (adulti siete avvisati!). Ulteriore accessibilità è garantita dall'uso di un font ad alta leggibilità per tutti.
Antonella Lamberti
(da LiBeR 119)