Tutti insieme
Élisa Géhin
Il Castoro, 2017, 46 p.
(Bambini)
€ 15,50 ; Età: dai 4 anni
Un albo attraversato da una moltitudine di oggetti per riflettere con i bambini sulle relazioni che tengono insieme le cose del mondo e legano tra loro persone, oggetti, animali, piante. Un microcosmo da catalogare, classificare, ordinare, cercando di trovare un minimo comun denominatore convincente. Se un albero diventa foresta quando è affiancato ad altri come lui, così uomini e donne uniti da legami di parentela compongono una famiglia. Ma la sorpresa è dietro l’angolo perché le associazioni tra gli elementi raffigurati non sono quasi mai univoche e immediate.
Ecco che una goccia, posta accanto a tante altre, si trasforma in una nuvola (e non in pioggia, per esempio, come ci si aspetterebbe) e le accese illustrazioni lo testimoniano andando a definire il profilo di una nube composta da piccole lacrime portatrici d’acqua. Dal singolo all’insieme, il gioco si ripete in ogni doppia pagina e poi si estende nei casi in cui l’albo nasconde un’aletta da dischiudere per accogliere un nuovo affollato quadro di elementi. L’autrice si diverte a spiazzare il bambino con combinazioni che stupiscono e spingono a pensare fuori dagli schemi: una macchia diventa una mucca, un letto diventa un albergo, una stella diventa una notte e poi, aprendo la finestrella che amplifica esponenzialmente il concetto, lo spazio.
La lettura si fa interattiva e dialogica, occasione di confronto e ragionamento. L’albo offre il pretesto per introdurre concetti di aritmetica e insiemistica, di ordine e catalogazione, ma non solo: si riflette sul significato dei termini e delle immagini, che è lontano dall’essere univoco e cambia a seconda del punto di vista adottato, della cultura di provenienza di chi guarda, del contesto in cui vengono collocati i disegni, dell’intenzione che desidera veicolare l’autrice. Le zanzare, quando sono numerose e si muovono minacciosamente, diventano un esercito e si capisce il perché! File e file di macchine disposte in lineaformano un parcheggio, mentre una lunga coda di pesci non rappresenta un banco ma un fiume, che poi diventa oceano. Un libro intelligente e fantasioso per esplorare il mondo con occhi curiosi e non accontentarsi di risposte preconfezionate.
Francesca Tamberlani
(da LiBeR 118)