Commissariat général aux relations internationales de la Communauté française del Belgique/Wallonie, 2007, 173 p.
Quaranta illustratori di ieri e di oggi della Comunità francese della Wallonia e di Bruxelles figurano in questo catalogo con un percorso editoriale, cenni biografici, e una breve dichiarazione di ciascun artista relativa al proprio lavoro. Manca la menzione della tecnica usata nelle tavole riprodotte.
Per designare la ricchezza di contributi della Comunità all’illustrazione del libro per ragazzi nessuna migliore connotazione di quella rilevata da Lucie Cawe: “Le dessin est quasiment une donnée génétique dans la Communauté Wallonie–Bruxelles” (“Il disegno è quasi un dato genetico della Comunità”). Basterebbe a dimostrarlo il successo, in tutto il mondo, della famosa “scuola belga” del fumetto con i nomi di Hergé con Tintin, di Peyo con i Puffi, di Morris con Lucky Luke e molti altri.
La validità di questo dato genetico, al di là del settore del fumetto, appare pienamente nella mostra organizzata dalla Comunità in occasione della sua partecipazione alla Fiera del Libro di Bologna 2007 col Belgio come ospite d’onore.
La mostra si rifà alle grandi voci degli anni ‘30 e ‘40 come Elisabetta Iwanowsky di cui vediamo le copertine di piglio moderno dei suoi libri usciti tra il 1942 e il 1946 e, più vicina nel tempo, Gabrielle Vincent, la creatrice di Ernesto e Celestina negli anni ‘80-‘90, conosciuti anche in Italia. Sono illustrazioni, le sue, pervase da un’estrema dolcezza che non scade mai nel dolciastro, nel mieloso e offre invece immagini delle emozioni umane tenere e rassicuranti insieme.
È agli inizi degli anni ‘90 che si registra una vera esplosione di talenti e anche di un’attività intelligente e coraggiosa dell’editoria in Belgio.
Tra le tavole presentate dal catalogo colpiscono quelle di Rascal, che nel 1993 vinse insieme a Louis Joos con Escales (di cui firmò il testo) il premio Grafico Fiera di Bologna, mentre Josse Goffin, presente anche lui nel catalogo, riportò lo stesso premio con Oh! nel 1992.
Una personalità di spicco appare Kitty Crowther venuta alla ribalta nel 1994 con Mon Royaume. Il catalogo propone scene e personaggi dei suoi libri usciti fino al 2006 che si dimostrano nati da uno degli immaginari più fecondi: ricordiamo che nel 2006 Kitty Crowther ha ricevuto il Grand Prix triennale della letteratura giovanile della Communauté francese del Belgio per l’insieme della sua opera.
Anne Brouillard è internazionalmente nota come una degli artisti più ricchi di talento. Le sue tavole hanno un gusto dell’ambientazione affascinante, sia che si tratti di un’esaltazione della natura, del mare, della vita en plein air, sia di un caffè in una stazione ferroviaria.
Anne Herbauts, giovanissima autrice-illustratrice (ricordiamo la sua traduzione di Alice nel paese delle meraviglie e le illustrazioni create per quel testo che sono recentemente apparse anche in un volume edito da Fabbri) ha molte frecce al suo arco. Le tavole pubblicate nel catalogo meritano di essere osservare alla luce della sua dichiarazione: “Io sono nel testo e nelle immagini contemporaneamente. Tra questi due luoghi la via di mezzo sarebbe la definizione più precisa del mio luogo di lavoro.”
Jeanne Ashbé si rivolge soprattutto ai lettori più piccoli. I temi delle sue tavole si riferiscono al quotidiano ma annunciano anche un decollo verso il fantastico.
Dal Congo arriva e si stabilisce in Belgio Dominique Mwankumi che sa riflettere nelle sue illustrazioni il calore espressivo e i colori dell’Africa.
Mario Ramos, autore-illustratore è un vero raccontatore per immagini: Il suo segno è chiaro e accessibile anche quando le sue tavole si arricchiscono di molti dettagli da scoprire e da gustare. È vivo qui l’eco di Tomi Ungerer.
Un ricorso a una grafica originale, tinta di umorismo sottile si fa notare nelle illustrazioni di Bernadette Gervais come in quelle di Montsè Gisbert.
Lisbeth Renardy è una delle più efficaci creatrici di atmosfere.
Importante dal punto di vista sia estetico che documentario l’apporto di Maria Wabbes a cui si devono più di 150 libri apparsi in francese e in inglese. Cominciò ad illustrare nel 1965 e alcuni dei libri sono diventati dei classici, come La mere framboise e Petit doux n’a pas peur.
Quotidianità e mondo fantastico ben fusi insieme appaiono un leit motiv persistente in questo catalogo.
La Commissione scientifica che ha operato la selezione degli artisti della Comunità ha puntato, con determinazione ed efficacia, sull’offerta di una estrema varietà e ricchezza di stili. La pubblicazione ha una grande importanza come strumento di accurata documentazione soprattutto storica.
Carla Poesio
(da LiBeR 76)