Interventi inviati a LiBeRWEB o apparsi sul web in merito al dibattito “pro e contro la serialità” avviato sul numero 95 di LiBeR con i contributi di Pierdomenico Baccalario e Antonio Ferrara.
Chi vuole contribuire al dibattito può farlo scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Marta Bianco
Anche io ho letto i due articoli e, sebbene quando sento parlare di serie mi viene in mente geronimo stilano in tutte le salse, ho trovato la posizione di Baccalario molto più convincente e meglio argomentata. Federica sono d'accordo con te ... A volte l'opera seriale offre sicurezza e può essere un ottimo trampolino di lancio verso altri traguardi.
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24 agosto 2012
Federica Pizzi
Molto interessante. Ho letto entrambi gli interventi. Trovo, personalmente, la posizione di Antonio Ferrara troppo estrema e, in un certo senso, elitaria. Ci sono serie splendide che inquietano e non mandano per nulla il lettore a letto tranquillo, ci sono personaggi seriali che evolvono, storie già progettate per essere seriali e non che hanno assunto la serialità per rispondere ad esigenze di marketing (Harry Potter come esempio). E' ovvio che se la serialità diventa un espediente di mercato per vendere a dispetto della qualità non è cosa buona, ma questa non mi pare una gran scoperta. Ma mi pare troppo facile, in un certo senso, bollare tutte le serie senza prendersi il disturbo di andarci a guardare dentro per vedere cosa vi si nasconde. D'altro canto è anche vero che è più facile produrre "immondizia" in serie che una tantum e che le serie per loro natura sono più esposte al rischio della non validità. Ferrara parla di "lettori sgamati", ma a fronte di tanti lettori sgamati ci sono tanti lettori in erba, lettori che lettori lo devono ancora diventare, che vanno accompagnati, spesso rassicurati e concordo con Baccalario quando dice che spesso la serialità offre una rassicurazione, la comodità in lettura non è sempre una parolaccia. Perché dobbiamo aspettarci che i nostri ragazzini diventino subito dei lettori iper sofisticati? Non abbiamo tutti iniziato con Topolino per poi appassionarci anche ai grandi romanzi? A volte mi chiedo quanto l'atteggiamento di alcuni critici aiuti davvero la promozione della lettura....
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24 agosto 2012