Sulla copertina dell’albo Quel giorno. Una storia vera di coraggio nei giorni bui dell’olocausto di Michael Rosen, ci sono dei volti, tanti, che Benjamin Phillips ha disegnato per questa storia in cui viene raccontata la vita di alcune di quelle persone. Mute, ma non silenziose. Dietro ogni persona ci sono sempre una storia, un nome, dei legami, un giorno che resta a fare da ponte tra il prima e il dopo. Di storie sulla tragedia del secolo breve ce ne sono tante. I testimoni che hanno avuto la forza e il coraggio di raccontarle sono una minima parte della folla che compare sulla copertina del libro. Michael Rosen, scrittore e poeta britannico conosciuto per i lavori dedicati all’infanzia, è anche giornalista e ha presentato per la BBC un programma televisivo dedicato all’educazione. Nella nota che chiude il testo racconta come è venuto a conoscenza di questa vicenda che coinvolge anche membri della sua famiglia. Ogni volta che qualcuno racconta i fatti che sconvolsero e distrussero la vita delle persone nel decennio più buio del ‘900, scopriamo di trovarci dinanzi a pezzetti di vita che devono essere raccontate per non finire a “Pitchipoi”. “Pitchipoi” è il luogo più irreale e reale che sia esistito. È una parola che indicava un luogo che in molti si rifiutavano di credere reale, serviva per non spaventare i più piccoli, o anche i grandi. Lo sterminio di milioni di ebrei è stato un'azione determinata e realizzata meticolosamente: “Pitchipoi” era il mantello con cui si voleva rendere invisibile quello che era sussurrato. Michael Rosen è anche un poeta e sa dare alla narrazione il ritmo e l’essenzialità delle composizioni poetiche. Quel giorno - un giorno che cambiò le nostre vite, le vite di chi c’era e di chi oggi legge queste storie - è il giorno in cui può succedere qualsiasi cosa. Anche di incontrare qualcuno che si oppone, che nella storia entra aprendo altre porte. In questo tempo sovraccarico di luoghi che ci sembrano irreali, ma che sono terribilmente reali, bisogna sperare e fare ogni cosa, anche piccola, perché come ha dichiarato David Grossman in un’intervista rilasciata poco tempo fa: “Questo è il tempo delle cose imprevedibili, non del realismo”. Quel giorno grazie alle “cose imprevedibili” fu possibile ricevere un gesto di umanità.
Agata Diakoviez (da LiBeR 146)
Quel giorno
Michael Rosen,
ill. di Benjamin Phillips;
trad. di L. Pelaschiar
Emme, 2025, 32 p.
€ 15,90 ; Età: da 6 anni