Trascolorare. Attraversare i colori del tempo, la coltre dei vissuti umani lungo i secoli, i Traumi della Storia. Folgorante epifania della metamorfosi di un luogo, di “quella” casa in Olanda, del suo mutare lungo il corso degli anni, secondo il succedersi delle destinazioni d’uso. Dal 1612, quando ad Amsterdam, nella cosiddetta l’Età dell’oro, fu intrapresa la costruzione del Prinsengracht (o Canale del Principe), fino alle fondamenta della casa dove il 4 agosto 1944 irruppero i nazisti, scoprendo la dépendance che dal 13 luglio 1942 era stata nascondiglio dei Frank. Nonché fino al ritrovamento di quello che sarebbe stato per sempre Il Diario dei Diari: “La ragazza dipingeva immagini delle sue giornate con le parole”. La casa, dunque, nei secoli e attraverso le storie di coloro che ne sono stati “abitati” e abitanti: una donna perseguitata per motivi religiosi e i suoi dodici figli, un ricco mercante e la moglie che lo lasciò… cinque cavalli, nel tempo in cui si trasformò in una stalla, e infine Otto Frank con la sua fabbrica di spezie e con una figlia dal sentire che si sarebbe propagato all’infinito oltre la sua vita atrocemente recisa. La casa nello stato di abbandono – “La pioggia entrò dal tetto, le finestre marcirono e i pavimenti si ruppero” – e nelle rinascite – “le candele tremolavano con gioia nelle finestre scintillanti”. Nel narrare una delle abitazioni che più irradiano luce spirituale al mondo, le tavole indicibilmente belle di Britta Teckentrup viaggiano oltre il pur delicatissimo e più volte onomatopeico testo di Thomas Harding (si presti attenzione alle campane…), generando La Vecchia Casa sul Canale, e sprigionando una potenza poetico-documentaristico-fotografica assoluta. Già avevano dato prova insieme con un testo come La casa sul lago, in fusione genealogica con quest’ultimo albo, anche se lì erano mura ritratte dall’autobiografia dell’autore, la Germania novecentesca vista dalla casa di famiglia (uno spirito transtemporale che si ritrova anche in una C’era una casa a Mosca, di Alexandra Litvina Anna Desnitskaya). Ma adesso questo omaggio sublime ad Anna e a Prinsengract 263 (un milione di visitatori l’anno), è visione pura della quintessenza evanescente e dolorosa della memoria.
Maria Grosso (da LiBeR 142)
La Vecchia casa sul canale
Thomas Harding, ill. di Britta Teckentrup; trad di S. Bandirali
Uovonero, 2024, 56 p.
(I geodi)
€ 20,00 , Età: da 8 anni