Contributi alla definizione di un nuovo servizio di pubblica lettura giovanile
Idest, 2000, 32 p.
Euro 2,58
I contributi che seguono danno conto della discussione svoltasi nel Seminario "La nuova biblioteca per ragazzi" promosso da Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Campi Bisenzio con il patrocinio dell'Associazione Italiana Biblioteche presso Villa Montalvo a Campi Bisenzio il 2 e 3 dicembre 1999.
Il Seminario, organizzato dalla Biblioteca Gianni Rodari di Campi Bisenzio con il coordinamento della rivista LiBeR, si è rivolto in primo luogo ai bibliotecari delle biblioteche pubbliche e scolastiche e a chi si occupa professionalmente di lettura e libri per ragazzi: insegnanti, editori, librai, operatori culturali. L'iniziativa ha avuto come principale finalità quella di fornire a tutti i partecipanti un ampio e approfondito panorama sull'attuale situazione delle biblioteche per ragazzi e di favorire un'occasione qualificata di aggiornamento e di confronto fra gli operatori.
Crediamo che questi obiettivi siano stati ampiamente raggiunti; più difficile è valutare se e quanto si sia arrivati vicini (o lontani) rispetto a un modello di nuova biblioteca per ragazzi, i cui contorni sono stati delineati negli interventi che offriamo in lettura nelle prossime pagine.
Non era semplice arrivare a punti conclusivi; forse non era nemmeno possibile. Di sicuro i tasselli apportati dalla discussione al puzzle della "nuova biblioteca" ci consentono di intravederne forme e movimenti e quanto appare ci conforta al di là di tutte le difficoltà che comunque si frappongono per disturbare una visione più precisa e completa. Il motivo fondamentale di questo conforto sta nell'aver visto al centro della discussione, in modo quasi naturale, senza precedenti orchestramenti, un concetto di biblioteca riportato alla pratica della lettura. Sia chiaro, lettura in tutte le sue forme, da quelle tradizionali alle più recenti multimediali e ipertestuali. Ma sempre e comunque lettura!
Attività che finalmente vede coinvolti per primi i cosiddetti mediatori delle letture infantili (insegnanti, bibliotecari), che non si capisce cosa dovrebbero mediare se queste letture per primi non le avessero fatte loro, se questi libri -o che altro -da "porgere" ai ragazzi non fossero da loro già conosciuti, apprezzati o scartati, in ogni caso vissuti per poter essere credibilmente proposti. Su questo punto convergono, con modalità e obiettivi diversi, un po' tutti gli interventi: sono sì importanti, essenziali gli altri elementi che, insieme, fanno una nuova biblioteca per ragazzi, dalla catalogazione ai rapporti con la scuola e con le sue esigenze didattiche, alla cooperazione bibliotecaria; ma c'e comunque un nodo tematico, avvolto intorno alla pratica di lettura (fatto di formazione del personale, attenzione nella costituzione delle raccolte, promozione della lettura), che più di ogni altro caratterizza l'attuale crescita della biblioteca. Su questo terreno si attesta il punto più alto in cui possono essere soddisfatti i bisogni dell'utente.
Intorno a questo nucleo continueremo a lavorare e a cercare con l'apporto di tutti una configurazione più approfondita possibile della nuova biblioteca per ragazzi. Ci aiuterà in ciò il Forum che abbiamo aperto in LiBeRWEB e al quale vi invitiamo a collaborare.