Sono disponibili sul sito le migliori novità di letteratura per l'infanzia del mese di , selezionate dal Coordinamento delle Librerie dei Ragazzi. Nato per unire gli sforzi di alcune librerie specializzate al fine di favorire uno scambio di conoscenze, professionalità e competenze, il coordinamento si propone di perfezionare servizi mirati rivolti a chi abbia necessità o desiderio di servizi e informazioni sempre più specifici, partendo dalla considerazione che alcune realtà, sia pure con stili e interpretazioni distinte, hanno lo stesso modo di intendere e adottano lo stesso approccio nei confronti di editori e clienti.

La villa delle meraviglie

 

 

La villa delle meraviglie si apre letteralmente al lettore, ergendosi in piedi maestosa ed invitante, pronta ad accogliere la piccola protagonista Flora ed ogni altro visitatore che desideri perdersi tra le sue stanze. Non è un gioco di parole, il libro è infatti ideato in modo da poterlo posizionare verticalmente, utilizzando la coperta anteriore come perno: così siamo pronti ad addentrarci nel viaggio alla scoperta della villa di zia Violetta, aprendo le pagine come in un gioco di finestrelle che, una dopo l’altra, ci svelano le “meraviglie” promesse nel titolo. Quella che si prospettava come una noiosa visita di famiglia si trasforma subito in un viaggio emozionante dove la casa si rivela stanza dopo stanza, fino ad arrivare alla vera scoperta finale e cioè la zia in persona, un’avventurosa esploratrice. Flora viene accolta da un turbinio di colori e persone: lussuosi arredamenti, drappi, statuette, lampadari sfarzosi, personaggi strampalati, reperti archeologi, una parata, un pranzo a base di fonduta di formaggio, svariati animali e uno scrigno contenente un antico tesoro sono solo alcuni degli ingredienti che si mescolano nel racconto, durante il quale entriamo nel salone d’ingresso, ci intrufoliamo nelle cucine, attraversiamo la sala da pranzo, il bagno, serre tropicali e laboratori, biblioteche e chi più ne ha, più ne metta! Le pagine traboccano di immagini e particolari come accadeva già in Vacanze da ufo, la precedente opera dell’autrice, abile nel giocare con l’oggetto-libro utilizzandolo in maniera non convenzionale e facendo sì che il lettore sia spronato a cercare e riconoscere i dettagli contenuti nelle vivaci illustrazioni a doppia pagina. A questo scopo nel retro del volume sono segnalati alcuni degli oggetti presenti (fra cui ben 36 prosciutti e salami e 212 costumi) con la domanda diretta al lettore: riesci a trovarli? Grande punto di forza di questo albo è il prestarsi ad innumerevoli letture: il libro stimola il lettore ad interagire con il racconto, giocando a scovare i particolari nascosti, concentrandosi su punti di vista diversi, allenando lo sguardo e, perché no, inventando storie parallele all’interno della narrazione principale.

Giulia Romualdi (da LiBeR 125)

La villa delle meraviglie, un libro da … esplorare
Cléa Dieudonné
Terre di Mezzo, 2019, 48 p.
€ 20,00 ; Età: da 3 anni

L'albero al centro del mondo

 

Una famiglia come tante: madre in carriera, padre negoziante, tre figli maschi che devono sbrigarsela da soli. Sono Donovan, Marnus e Adrian, di 15, 12 e 9 anni: Donovan è palestrato, studia poco, le ragazze fanno la fila per lui; Adrian è un genio degli affari; Marnus è normale e per questo invisibile. Un giorno una ragazza gli chiede una firma su una petizione per salvare un albero che dovrebbe essere abbattuto: Marnus è incerto, ma Leyla è bionda, luminosa, determinata…
Potrebbe capitare a ognuno dei nostri ragazzi. L'autore racconta come affronta la vita di ogni giorno un adolescente: passo dopo passo, vediamo Marnus combattere, disobbedire ai genitori, prendere posizione, scoprire se stesso e nuovi valori, nuovi orizzonti. Leyla non combatte una battaglia ambientalista, combatte solo per il “suo” albero, quello dove ha imparato ad arrampicarsi, quello che ha sul tronco un cuore intagliato con le iniziali dei genitori. Marnus si ritroverà su quell'albero con lei e nessuno si azzarderà ad abbatterlo con i ragazzi sopra, anzi ci saranno insospettate solidarietà: dalla vecchietta bizzarra con i capelli rosa, al guardiano del circolo delle bocce, a un gruppo di studenti hippy folcloristici e confusionari…
In un momento in cui il mondo si riscopre ambientalista per lo slancio di una sconosciuta ragazzina svedese e il Nobel va al premier etiope che ha piantato tre milioni di alberi, sembra si voglia cavalcare l'argomento di moda. E invece no. Questa è solo la storia di un’adolescenza difficile, di una ragazzina che ha visto suo padre sparire trascinato da un nuovo amore e sua madre darsi per vinta e in questo modo chiede aiuto.
L’autore è uno scrittore per ragazzi che ha all’attivo 140 titoli e oltre un milione di copie vendute: è un africaner, giornalista, blogger e traduttore. Vive a Bloemfontein, in Sudafrica. Questa alla fine è la vera sorpresa. Può essere il primo passo per scoprire un’Africa diversa dai luoghi comuni. Tanto più che questo è un libro che si legge volentieri, ha ritmi giusti, buona grafica, carta piacevole, rilegatura cartonata, ma finalmente leggera… Al solito l’editore potrebbe raccontare di più nel risvolto di copertina, ma forse è una scelta anche questa.

Teresa Buongiorno

L'albero al centro del mondo (da LiBeR 125)
Jaco Jacobs, ill. di JimTierney;
trad. di M. Mercuriali
Rizzoli, 2019, 188 p.
€ 15,00 ; Età: da 10 anni

 

Libri come spazi aperti e strappi da ricucire

In carcere, dove lo spazio personale coincide con quello più intimo, i libri e le storie per bambini e ragazzi propongono mondi di libertà che aiutano a consolidare fantasia e immaginazione. Su LiBeR 124 Luigi Paladin, in Lo spazio aperto aperto dei libri riflette sulla lettura nei luoghi di detenzione, dove "è indispensabile mettere in atto una didattica attiva, basata sul coinvolgimento e sulla costruzione di conoscenze fortemente concrete, legate al saper fare, alla spendibilità personale per agganciarsi solo successivamente alla teoria, ai riferimenti concettuali". Il contributo di Adolfina De Marco, L'orologio dentro le mura, si concentra sulla narrativa per ragazzi che racconta la prigionia e sottolineando come essa restituisca una dimensione dove i detenuti hanno saputo trasformare la distanza dal mondo in un tempo-luogo dove immaginazione e inchiostro ricuciono lo strappo esistenziale.

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