Prima rassegna critica sulla recente produzione editoriale per bambini e ragazzi promossa dal Centro di servizi per le biblioteche per ragazzi. A Campi Bisenzio il 14 marzo l'incontro con Roberto Denti e Fausto Boccati su "I migliori libri del 2012" e la presentazione dei risultati del Premio LiBeR 2013 e della settima edizione di Almeno questi!
Programma e iscrizioni
Scade il 31 gennaio la presentazione delle candidature alla terza edizione del Premio nazionale Nati per Leggere. Il premio sostiene la migliore produzione editoriale per i bambini in età 0-6 anni, stimola lo sviluppo di proposte librarie di qualità e i progetti di promozione alla lettura. È istituito dalla Regione Piemonte e organizzato in collaborazione con la Città di Torino, la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, il Coordinamento nazionale di Nati per Leggere e LiBeR (bando).
Si svolgono nel mese di gennaio i sondaggi di LiBeR che, come ogni anno a partire dal 1996, verificano sul campo il gradimento delle proposte editoriali rivolte ai bambini e ai ragazzi. Nella scorsa edizione sono state ben 407 le biblioteche e 171 le librerie a indicare i 5 libri e le 5 serie più prestati e più venduti dell’anno. I risultati saranno anticipati in LiBeR 98 che uscirà in occasione della Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna. Nella sezione I sondaggi di LiBeR del portale sono consultabili i risultati degli anni precedenti.
Libri e storie dei nati alle soglie del millennio nel numero 96 di LiBeR
Un’articolata riflessione sulla promozione della lettura rivolta alla fascia d’età compresa fra gli 11 e i 14 anni, quella della scuola media inferiore che compie i suoi primi 50 anni dalla fondazione. Chi sono questi giovani lettori? Quali attenzioni richiedono e come possono essere avvicinati alla lettura? Ne parlano Domenico Barrilà, Stefano Laffi, Eros Miari, Enzo Catarsi, Nicoletta Gramantieri, Fernando Rotondo e Giuseppe Bartorilla. Con le illustrazioni di Nina Cuneo. Sommario di LiBeR 96
Su LiBeR 96 la comicità demitizzante di Terry Pratchett, l’inventore di Mondo Disco che manifesta un certo fastidio per il fatto che il fantasy “non venga considerato come una forma letteraria mentre è la più antica forma di fiction”, in un profilo curato da Stefania Fabri.
La tradizione pedagogica fiorentina e le nuove prospettive di ricerca nell’ambito della letteratura per l’infanzia in un’intervista a Franco Cambi su LiBeR 96. Firenze è rimasta una voce attiva e significativa nello scenario attuale: nella teoria pedagogica, nelle politiche scolastiche, nello studio della stessa letteratura infantile. E in questo campo con un preciso impegno ermeneutico e critico.
La moda dei bambini riceve continui stimoli da stoffe, storie e immaginazione. Manuela Trinci propone su LiBeR 96 una riflessione sul mondo affascinante, ma rischioso, del glamour, con un occhio attento alle proposte dell’editoria per bambini e ragazzi. In LiBeRWEB Libri prêt-à-porter, la bibliografia tratta da LiBeR Database.
È ufficiale: Gianna Vitali e Roberto Denti lasciano il loro lavoro alla Libreria dei Ragazzi per concedersi un meritato riposo. Gli amici di LiBeR che qualche mese fa avevano rivolto il loro augurio per il quarantesimo compleanno della libreria, rinnovano il loro affetto e la loro riconoscenza a Gianna e Roberto per l’aiuto importante ricevuto in molti anni di attività. Leggi il comunicato stampa de Il Castoro.
Su LiBeR 96 una serie di contributi e interviste di Simona Mambrini, Laura Cangemi, Angela Ragusa, Valentina Daniele e un dossier statistico sull’import-export italiano apre, sul tema della traduzione, un nuovo spazio dedicato da LiBeR ai mestieri del mondo del libro per ragazzi. Cosa significa tradurre per ragazzi, come prepararsi professionalmente per rivolgersi al pubblico specifico dei giovani lettori, come talvolta si passa dal tradurre allo scrivere le storie, la mediazione che il traduttore compie tra mondi culturali diversi e tanti altri spunti per un dibattito che proseguirà nel numero 97 con un’attenzione più specifica alla traduzione dei classici.
Giovedì 22 novembre, alle ore 16.30, a sesto Fiorentino, terzo incontro del ciclo "Alla scoperta dei giovani lettori": una riflessione sulla promozione della lettura per i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Esperti e professionisti rispondono alle domande su chi sono i giovani lettori, come scelgono i libri, quali storie li appassionano, come promuovere la lettura, quali sono le buone pratiche. Un progetto della Biblioteca Pubblica Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino, sostenuto dalla Regione Toscana e realizzato in collaborazione con LiBeR. Partecipano: Fernando Rotondo, Lodovica Cima, Giuseppe Bartorilla, Meri Malaguti. Programma
Una riflessione sulla promozione della lettura per i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni
Tre appuntamenti con esperti e professionisti per rispondere alle domande: che lettori sono i giovanissimi? come scelgono i libri e quali storie li appassionano? come le biblioteche e gli operatori possono promuovere la lettura? quali progetti possono funzionare e quali no? quali sono le buone pratiche? Un progetto della Biblioteca Pubblica Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino, sostenuto dalla Regione Toscana e realizzato in collaborazione con LiBeR. Programma
"Anche l’editoria, come ogni altro settore del mercato, sembra contagiata da quella che è stata definita fièvre des petits prix, febbre dei prezzi bassi. Libri sempre meno cari, quindi, e non solo paperbacks, che da anni vengono proposti a prezzo minimo, ma volumi con copertina rigida e sovracopertina patinata, che ormai da qualche mese si trovano bene in vista nelle vetrine e sugli scaffali delle librerie, accompagnati da colorati bollini con il prezzo stampato a caratteri vistosi". Ne parla Tiziana Merani su LiBeR 95, riportando testimonianze e commenti di vari editori.
“Che i lettori oggi siano soprattutto lettrici è un dato nazionale, che unisce le generazioni dagli adolescenti agli adulti. La lettura, nel suo complesso, è un affare di donne, che premiano anche i generi tradizionalmente maschili come i thriller o i fantasy. I ragazzi sembrano aver demandato alle ragazze la trasmissione e la conoscenza, la conservazione e la riflessione sulle storie. Salvo pavoneggiarsi quando diventano autori, giornalisti o scrittori, e apparire più numerosi delle donne nei cataloghi editoriali, ai premi letterari, ai Festival, nelle trasmissioni televisive”. Così Paola Zannoner commenta su LiBeR 95 i risultati di "Identikit del lettore da giovane", la ricerca sulle abitudini di lettura, curata dall’Università di Firenze e promossa da Scandicci Cultura, i cui risultati sono presentati da Claudio Becagli, Stefano De Martin e Silvia Ranfagni.
“Il teatro/ragazzi è un settore ben definito, con le sue regole, le sue relazioni di scambio, le sue rassegne per le scuole, i suoi appuntamenti fissi, le cosiddette ‘vetrine’ in cui vengono presentate stagionalmente, regione per regione, le nuove produzioni. Ma è un hortus conclusus dai confini permeabili. E infatti accade che vi facciano irruzione, ogni tanto, compagnie provenienti dalla cosiddetta ‘avanguardia’, di solito interessate a un pubblico adulto. Ma non si tratta di invasione di campo: il teatro di ricerca e il teatro ragazzi, almeno nelle sue radici, per la verità sono contigui e affini. Animati entrambi dal gusto della sperimentazione, dal desiderio di creare rapporti coinvolgenti con lo spettatore, dalla tensione verso uno svecchiamento della scena teatrale”. Così scrive Mafra Gagliardi su LiBeR 95.
Cosa ha portato un gruppo di scrittori a mettersi insieme per promuovere un'iniziativa “inedita” quanto meritoria quale Writers with Children, che promuove il diritto di cittadinanza per i bambini nati e cresciuti in Italia? LiBeR lo ha chiesto a Laura Walter in un intervista pubblicata sul numero 95: “L'idea di Writers with Children nasce da un pensiero. Uno di quei pensieri degni che facciamo in tanti, vedendo tutte le storture che ci circondano e che ci indignano, ma che spesso vengono inghiottiti dalla frenesia dei giorni, dalle scadenze impellenti, e si perdono tra i flutti del quotidiano. Invece quel pensiero ‘Bisogna pur fare qualcosa, metterci la faccia’ si è stampato nella mente. Ha chiesto di tradursi in azione ... Così siamo partiti”.