Su LiBeR 134, nella sua rubrica Mappamondi dedicata a scoprire realtà editoriali internazionali, Grazia Gotti racconta la sua esperienza in Ucraina, tra vitalità e attenzione ai libri per l'infanzia. L'articolo è stato scritto prima dell'inizio della guerra e per questo lo proponiamo eccezionalmente in versione integrale anche sul web. "Era fine aprile 1986 e le giornate erano piene di sole. Ero ancora una fumatrice ed ero solita accendermi la sigaretta dopo il pranzo e il caffè sul terrazzino dell’appartamento in centro città dove allora abitavo. Ero da poco libraia per ragazzi e mi chiedevo se l’unica piantina di basilico sul minuscolo terrazzo potesse essere stata contaminata...
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Non è raro osservare un bambino che, mentre legge da solo o con un mediatore, si comporta come se stesse vivendo le azioni o le vicende della storia appena ascoltata. Leggere per tutti noi, e ancor di più per il bambino, è partecipare attivamente, immergersi, vivere e rivivere da protagonisti le storie e le illustrazioni dei libri. Queste semplici osservazioni sono ora sostenute dalle evidenze scientifiche della psicologia cognitiva e delle neuroscienze, con gli studi sui neuroni specchio e sui neuroni della lettura. In occasione dell’uscita del saggio di Luigi Paladin Vivere la lettura: come legge il bambino da zero a sei anni (Idest, 2021) in questo numero di LiBeR abbiamo raccolto riflessioni, confronti e approfondimenti per comprendere come lavora il cervello del bambino quando incontra i libri, e come sia possibile, attraverso le loro infinite risorse, aprirsi ogni volta all’inclusione all’accessibilità, nel segno della lettura attiva e partecipata, per tutti.
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