Arianna Papini
Fatatrac, 2006, p. 28
€ 13,50 ; Età: da 5 anni
Una bimba narra il dolore provato quando si è spezzato il legame dei suoi genitori, e il ricordo di quel babbo che se ne è andato e del lettone, isola felice che non c’è più, si fa sempre più bruciante. In quell’isola si rifugiava Ingrid quando era piccola. Poi c’è stato il buio nella casa, spezzata in due. Ci sono i nonni che l’accompagnano allo zoo il giorno che papà se ne vola in una nuova casa. Si sforzano di essere sereni, ma non sono più come prima, come non ci saranno più le mani di babbo e mamma a tenere le sue, uno di qua e uno di là. C’è freddo quando la casa si spezza in due: due camere, due letti, due armadi, due pigiami, anzi tre con quelli dei nonni, mentre Ingrid vuole una sola bici, una sola bambola, “una poltrona semprelastessa per vedere i cartoni e una cosa da fare sempreuguale prima di andare a letto”. E “un solo abbraccio con me nel mezzo”. Anche a scuola la bambina oppone resistenza al mondo di fuori, ha studiato ma fa scena muta, sfida la maestra e vorrebbe che anche la scuola si spezzasse in due. Le cose cambiano proprio quando sembra che Ingrid non sopporti più il dolore della separazione e il ricordo dei giorni felici, perché arrivano dei fratellini nelle nuove famiglie che si sono create: due gemellini per il babbo e una bimba per la mamma. E sono proprio quelle piccole creature che uniscono le case e l’isola di Ingrid, che ora ha “un mare nuovo, fatto di braccia piccole in cui tuffare la nostalgia del tempo perduto”. L’inconfondibile segno di Arianna Papini dalle morbide linee ondulate si sussegue nelle pagine dai colori sommessi, con qualche tocco più vivace, come quelle lunghe braccia che si protendono a prendere i fagotti con i piccini dai becchi rossi delle cicogne, con nel mezzo Ingrid che dorme serena accanto al suo gatto. Suggestivi i primissimi piani – che sbucano dal bordo basso di due pagine accanto – del viso della bimba bagnato da una lacrima e di quello del gatto, l’unico essere che sembra comprendere il suo dolore. L’armonia tra le immagini e il testo, di una lievità poetica, è tutta nell’interpretazione data al mondo dei ricordi e alla speranza per quelle nuove vite che donano e chiedono amore con la loro fragilità che dà la forza alla protagonista di ritrovare la sua isola felice.
M.L. Meacci
(da LiBeR 74)