Nella casa del signor Tuono
Guido Quarzo, Fabrizio Monetti
Lapis, 2006, p. 24
(I lapislazzuli)
€ 12,00 ; Età: da 4 anni
Dalla consueta raffinatezza letteraria di Guido Quarzo e dalle immagini evocative, poetiche, preziose della pittura del poliedrico artista Fabrizio Monetti è nato questo albo illustrato da leggere e rileggere, bello a molti livelli, dotato di un equilibrio perfetto scaturito da una combinazione fortunata di pensiero e racconto. Il risultato è semplice: la storia di un uccellino, Blu, che ha il dono di colorare tutto all’intorno, mentre frulla le ali. Ma poi incontra il terribile signor Tuono. Il testo è musicale e perfetto per essere goduto nella lettura a voce alta. Nella resa tipografica, nella scelta di evidenziare alcune parole (o l’intonazione con cui vengono dette-lette) si crea un altro livello ancora di racconto, metatestuale, grafico, espressivo tout court. Sappiamo che questa modalità di resa grafica del racconto piace moltissimo ai bambini, ed è probabilmente uno degli ingredienti fondamentali per il successo di alcuni libri seriali per bambini. La gioia della scoperta della scrittura e della letteratura possiede infatti anche una dimensione fisica, visiva e artigianale, la cura dell’amanuense, dell’ortografia, della decorazione grafica, della rappresentazione pittorica astratta e simbolica, della magia della mano sulla carta. Quando questo diviene, per mano di Monetti, per voce di Quarzo, per capacità editoriale della Lapis, l’albo illustrato che racconta di un uccellino che colora il mondo, o che forse dal mondo circostante viene colorato, e di un signor Tuono che lo mette in gabbia perché gli “arredi” la casa con i colori, non ci stupiamo che i colori dal frullo delle ali non vengano più (ma dopotutto, forse quel frullo non faceva che raccoglierli i colori, rispecchiarli, rimandarli, interpretarli, raccontarli), siamo ben contenti che la casa del Signor Tuono sia “grigiogabbia”.
Leggiamo una possibile lezione pedagogica nella storia. Non c’è certezza davanti ai mutamenti, ma responsabilità sì, ci si può (e si deve) stupire davanti alle trasformazioni, alle possibilità, ma la prepotenza, la violenza, il grigio di chi i colori non li vuole vedere, di chi non rispetta, non meritano colori ma rivoluzioni, in grado di polverizzare le certezze e i mobili del Signor Tuono, di polverizzare le sbarre delle gabbie, delle imposizioni normative cieche e utilitariste, per poter di nuovo tornare a dialogare con la bellezza, a colorare noi il mondo o contemporaneamente a esserne colorati.
M. Terrusi
(da LiBeR 73)