L’ombra che si dilata sul muro è la paura di Luca Gagliardelli, ragazzo cicciottello, ingenuo e un po’ fifone, guida indispensabile che trascina il lettore ad assaporare nel libro una nuova avventura dal gusto di profondo mistero. Luca rappresenta il puer, il cuore che dà l’inizio al viaggio verso la ricerca di quella parte oscura che si nasconde oltre il confine del non essere, nella pancia del frigorifero, dove il protagonista cerca di soddisfare l’insaziabile fame da orco che lo divora puntualmente ogni notte. Mordere, mangiare, ingoiare, divorare la vita come un orco per gustare ogni cosa senza timore di andare oltre l’ignoto, e così svelare il mistero sprofondato nelle viscere di ognuno di noi. Curiosità che porta ad interrogarci sull’esistenza di una memoria viscerale, nascosta giù in fondo dove vive l’orco, figura dell’immaginario fiabesco che appare con sembianze deformi, abbrutite e ripugnanti agli occhi dei piccoli ascoltatori di fiabe. Il corpo dell’orco sprofondato nella morte è la parte dell’essere che può emergere in qualsiasi momento, proprio come capita a Luca nella ricerca disperata di scoprire cosa si nasconde dietro alla sua voglia sfrenata di riempire il vuoto nel profondo del suo stomaco. Così, il doppio diventa l’antidoto indispensabile per trovare un nuovo equilibrio nella vita di tutti i giorni; grazie a questa sintonia tra orco ed essere umano, i protagonisti del racconto salvano l’umanità dall’invasione degli orchi-vampiri. Ecco che, il confine tra i due mondi è uno specchio dove i corpi riflessi possono svelare cose sconosciute, proprio come accade a Luca di essere morsicato da Mastino Masticacosce e di diventare un orco affamato d’avventura, viaggio demoniaco che lo trascina ad addentare il suo psicologo, che fino allora non è riuscito ad alleviare la sua fame mostruosa. Mordere la vita per ritrovare la dimensione dimenticata, la realtà che la scrittrice cerca di far emergere e che Anna Laura Cantone con le sue illustrazioni avvolge in un’atmosfera grottesca dai contorni ironici, creando così un intreccio tra sogno e incubo. Questa zona franca è il luogo della trasformazione, resa effettuabile mediante un vaccino scoperto dai commissari della lega anti-orchi, antidoto possibile grazie al morso di un piccolo personaggio, Peonia, un sangue misto, caratteristica fondamentale per annullare la fame divoratrice del temibile Mastino Masticacosce.
L. Rocchetta (da LiBeR 73)