Cinque diavoletti
Sarah Dyer; trad. di L. Battistutta
Nord-Sud, 2006, p. 40
(Libri illustrati)
€ 13,00 ; Età: da 3 anni
Appropriarsi di una cosa bella e portarla in un posto in cui si sarà i soli ad ammirarla, al riparo dagli sguardi e dalle mire altrui: questo è proprio ciò che fanno cinque diavoletti, protagonisti del racconto illustrato di Sarah Dyer. Un giorno essi decidono di rubare al favoloso panorama che si offre loro quotidianamente, ognuno la sua “bellezza” preferita: il sole, il cielo, la terra, la luna e il mare. Preso il bottino, i diavoletti corrono a riporli nelle loro case, dove ognuno potrà goderlo in libertà e in solitudine. Ma una volta chiuse dentro quattro mura, alle cinque preziose bellezze accade qualcosa di imprevisto e nefasto: il sole, senza il sostegno del cielo, giace triste sul pavimento; il cielo, smarrita la terra come punto di riferimento, non sa decidere se stare su o giù; la terra, non più dissetata delle acque marine, sembra morire a vista d’occhio; il mare non ha più maree e onde senza l’influsso della luna; quest’ultima – infine – ha perso forma e lucentezza, essendo stata privata del riflesso solare. Di fronte a tale spettacolo desolante, ai diavoletti resta una sola cosa da fare: rendere alla natura il maltolto e ripristinare quell’armonica bellezza impossibile da ricreare nello spazio finito delle loro abitazioni. Ora ai diavoletti niente dà più gioia che godersi il bel panorama – con sole, cielo, terra, mare e luna ricondotti nel loro “habitat” naturale – in compagnia degli amici. Cinque diavoletti è una lettura lieve e divertente; il testo è essenziale e l’illustrazione davvero originale. L’autrice utilizza l’allusione e l’ironia per trattare temi non banali: oltre al chiaro messaggio ecologico che invita al rispetto degli equilibri che regolano la natura, Cinque diavoletti offre diversi spunti per approfondire concetti quali l’egoismo, la brama di possesso, l’importanza della socialità e della condivisione. Un’idea in particolare permea tutta la narrazione, idea che apre a infinite divagazioni e che potrebbe essere definita interdipendenza: la vita di ogni essere (o cosa) dipende e trae senso da ciò che lo circonda; se l’altro non desse a ognuno un feed-back sulla sua esistenza – così come accade al cielo con il sole, al sole con la luna… – forse non saprebbe di esistere; qualsiasi azione che compiamo nei confronti del mondo, la compiamo anche e soprattutto su noi stessi.
S. Deriu
(da LiBeR 73)