Ann Halam
Fabbri, 2006, 237 p.
Età 13 e oltre
Sotto uno svolgimento di vicende fantascientifiche il romanzo adombra temi e motivi legati al mondo moderno. Anzitutto l’ambientazione: si tratta infatti di un insediamento destinato in gran parte a prigionieri politici, un vero e proprio gulag siberiano, anche se l’autrice precisa in appendice che Siberia “non è un luogo, ma uno stato d’amino.” Vi è confinata, insieme alla figlioletta, una scienziata caduta in disgrazia del regime d’impronta ultradittatoriale, perché col marito, fatto debitamente fuori, ha portato avanti un progetto per sviluppare dei genomi, come “semi” di animali estinti sulla faccia della Terra, di tipo selvatico. Le autorità impongono di eliminarli, se mai se ne trovino e men che mai di tentarne la riproduzione, giacché i soli tipi di animali ammessi sono quelli destinati a derrate alimentari o al consumo industriale.
Ma la scienziata ha nascosto e portato con sé in un astuccio quei pochi semi che ha potuto e in grandissimo segreto insegna a Sloe, la sua bambina, come accudire a questi corpuscoli e tenerli in vita, giacché verrà un giorno in cui potranno esser portati in un paese libero, al di là dello stretto di mare gelato sulla cui riva si trova Siberia.
Quando la scienziata viene fatta sparire, Sloe si dedica al compito affidatole e tenta di raggiungere il braccio di mare di cui le ha parlato la madre lasciandole un’approssimativa pianta del luogo. È un viaggio, il suo, in condizioni disumane, pieno di strani incontri e avventure mozzafiato. Le sono d’aiuto alcuni dei semi che, con complessi cicli vitali, riescono a raggiungere lo stadio di animali, anche se per brevi periodi.
Sloe riuscirà nel suo tentativo e il progetto di ripopolare la Terra delle specie estinte potrà continuare a svilupparsi in un paese libero.
È interessante sapere che questa trama fantascientifica trae ispirazione da studi che una ricercatrice realmente esistita, Susan Lindquist, ha condotto su un tipo di prione che controlla l’espressione di numerose piccole mutazioni genetiche. Con molto equilibrio e avvincente coinvolgimento del lettore le vicende alludono agli sforzi compiuti continuamente dalla scienza senza l’aiuto o addirittura col dissenso di autorità e governi. Per non parlare del tema degli animali estinti o in via d’estinzione, sempre attuale e sempre oggetto di accese polemiche.
C. Poesio
(da LiBeR 73)