Vanna Cercenà; ill.di M. Sagona
Edizioni EL, 2006, p.122
€ 14,50 ; Età da 12 anni
Un piccolo libro perfetto. Un oggetto che si tiene in mano con piacere. Una storia avvincente, quella di Frida Kahlo, pittrice messicana nata nel 1907 e morta nel 1954, a soli 47 anni. Frida conosce, ancora ragazzina, il grande Diego Rivera, il più famoso pittore di murales messicano, di vent'anni più grande di lei, giura che gli darà un figlio.
Di fatto, lo sposerà più tardi, ma non riuscirà mai a essere madre: vittima d'un incidente appena diciassettenne, ai tempi in cui studiava medicina, subirà nel corso degli anni una quarantina di operazioni, le verrà amputata una gamba, ma non si darà mai per vinta e tutti resteranno affascinati dalla sua bellezza, dalla sua verve, dalla grandezza della sua arte. Dissero che la sua era una pittura surrealista: lei dichiarava di non dipingere sogni, ma la realtà. La Cercenà, una scrittrice che si è attestata tra le migliori firme contemporanee, sognava di scrivere questa biografia dopo aver scoperto la Kahlo durante un viaggio in Messico, effettuato alcuni anni fa, ma non era facile trovare un editore per ragazzi che volesse cimentarsi con un personaggio così anticonvenzionale.
La cosa è riuscita grazie alle cure di Gaia Stock, a cui la scrittrice dedica il libro. La trovata geniale di quest'edizione è quella d'aver rinunciato a illustrare la storia con le foto d'epoca e i dipinti della protagonista: ne sarebbe risultato un libro di divulgazione, non una vicenda intrigante da leggersi come un romanzo.
Per salvare quest'aspetto della scrittura, l'editore ha deciso di accompagnarla con le illustrazioni di Marina Sagona, un'illustratrice italiana che si è affermata negli Stati Uniti, dove vive da una decina d'anni. Le sue tavole danno un'interpretazione personale della pittrice messicana, ne colgono lo spirito mentre salvano il valore stilistico della narrazione della Cercenà. Quello che poteva diventare un difetto alla fine ha valorizzato l'opera: abbiamo un libro che non ha sapore di scuola ma gronda vita, dove non c'è mai una parola inutile, un aggettivo di troppo, un libro che una volta preso in mano non si lascia fino all'ultima pagina, che ci porta nel vivo di una rivoluzione controversa e poco nota, come quella messicana, e di una vita tormentata, quella di un'autentica donna moderna, mettendone in luce la forza prorompente. Per i giovani un grande messaggio di libertà e di determinazione, di impegno e sfida.
T. Buongiorno
(da LiBeR 72)