Giulio Leoni
Mondadori, 2006, p. 190
€ 16,00 ; Età: da 13 anni
In principio c'era l'avventura salgariana con Sandokan e il Corsaro Nero, della quale l'ultimo autentico erede è stato Mino Milani, e che oggi ama contaminarsi e colorarsi variamente, con il giallo poliziesco, con il nero horror, con il rosa sentimentale. Giulio Leoni, creatore per gli adulti di un insospettabile Dante Alighieri detective, ridipinge di nuovo l'avventura più classica: la banda di ragazzi coraggiosi, un mistero che affonda nel passato, la ricerca del tesoro, gallerie che corrono sotto il deserto e ricordano quelle della Giungla Nera o di Gim Toro.
In più - sotto le sabbie del Sahara - c'è la magia della tecnologia più moderna e avveniristica: supercomputer di ultima generazione come quelli della Nasa, un pericolosissimo Myxovirus pronto per spandere una pandemia mondiale. Terroristi? No, qualcosa di ancora più oscuro e spaventoso: i cattivi sono i discendenti dell'antica Cartagine, distrutta da Roma nel 146 a.C., che hanno nascosto nel deserto il tesoro e il mostruoso dio Baal, il quale peraltro accetta e gusta ancora sacrifici di neonati; ma un missile Cruise sparato da una portaerei porrà fine all'incubo. E non è tutto. In quella terra di nessuno al confine tra Libia, Tunisia e Algeria passano turpi commerci di droga, armi ed esseri umani.
D'improvviso si aprono siparietti di travolgente umorismo: un'Ape percorre le sabbie roventi sparando a palla le canzoni di Gigi D'Alessio, guidata da un venditore ambulante napoletano di cd illegali molto richiesti dai tuareg; un ultimo ascaro canta "Giovinezza" e "Faccetta nera". E mentre gli adulti si dimenano pateticamente su una pista da ballo mimando una giovinezza ineluttabilmente trascorsa, tre quattordicenni, autobattezzatisi la Compagnia dei serpenti, partono per una grande avventura tra fantasmi che riemergono dalla notte dei tempi, terroristi, servizi segreti, scafisti e trafficanti di schiavi, nomadi e cammelli, dalla Toscana alla Sicilia al Sahara, con ritorno in elicottero a Sigonella. I grandi, distratti dai loro riti fatui, naturalmente non si sono accorti di niente. Sicuramente rivedremo ancora all'opera Riccardo tifoso della Lazio, Milena che sogna di fare la velina e Gianni che naviga nella rete come un pesciolino nel mare (è solo la prima puntata di una serie).
F. Rotondo
(da LiBeR 72)