Konstantin Sergienko; trad. di M. C. Ghiaini; ill. di D. Melani
Salani, 2006, p.77
€ 8, 00 ; Età: da 6 anni
Cuore di cartone è una fiaba dalle tinte tenui pastello che lascia scivolare il lettore in un viaggio con personaggi dai contorni marcati e profondi.
L’omino di cartone è l’eroe della storia di Konstantin Sergienko: questo piccolo pezzettino di carta è fragile, solo e indifeso di fronte ai denti del mondo, ma riesce a segnare il suo destino con sentimenti di fierezza che lo conducono a realizzare il suo desiderio. Poter sognare, immaginare un altrove, perseguire il proprio sentire è il sentiero che l’omino di cartone ci invita a percorrere. Un viaggio difficile e ricco di insidie, ma indispensabile per provare a divenire, e come il nostro protagonista imparare ad affrontare la vita con un fragile ma deciso gesto che segna l’esistenza. Questo piccolo personaggio nella sua ricerca trova dei pericoli dietro alle porte che apre, proprio come i due gatti, Briccone e Sveglio, che accecati dalla loro superbia inseguono i loro sogni senza pietà.
L’omino di cartone teme i graffi dei due felini ma non si scoraggia perché la sua avventura lo conduce lontano, lontano, oltre il cortile del portinaio, oltre la stanza della bambina, su in alto, fino a raggiungere le stelle per poter splendere nel cielo insieme a loro. Desiderio profondo, che si nasconde nel suo cuore di cartone dal profumo di rosa, ricordo caro al suo amico “vecchio baule”, custode di tanti tesori e ora riparo per il nostro protagonista. Il “vecchio baule”, un tempo, custodiva petali di fiori mentre il dottor Brontoli guarisce con i fiori i suoi pazienti e l’omino di cartone ha una rosa sul cuore: ecco che questi colorati doni della natura diventano il simbolo della vita, inebriata dai loro profumi. Così, Konstantin Sergienko, aiutato dalle illustrazioni di Daniele Melani, riesce a disegnare con immagini significative il tema della crescita, guidata da adulti custodi di esperienza che con la “chiave che non c’è” aprono il “lucchetto solido” del “baule vecchio”, scrigno di mille tesori. Per accedere al segreto bisogna essere pronti a salpare e inventare la storia dal profumo del fiore “astrolabio”, quel dono trasparente che dura un istante, un soffio leggero ma che conduce a esplorare il cielo per trovare la stella che s’è persa, quella che si chiama nel libro di Sergienko “cuore di cartone”.
L. Rocchetta
(da LiBeR 72)