Cynthia Kadohata; trad. di Alessandra Orcese
Mondadori, 2006, p. 230
(Gaia junior)
€ 8,00 ; Età: da 13 anni
Kirakira (scintillante), parola onomatopeica giapponese che indica qualcosa che luccica, è il motto che riassume la filosofia di vita di Lyn, secondo il quale la banalità delle piccole azioni e degli oggetti del vivere quotidiano si riappropriano improvvisamente della loro insita carica di straordinarietà. Lyn insegna alla sorella minore Katie come siano speciali l’azzurro del cielo o una notte stellata, e si pone come guida sicura al suo ingresso nel mondo. È sostanzialmente un romanzo di formazione, dove attraverso la narrazione in prima persona di Katie e i raffronti con il diario di Lyn, vengono descritti il passaggio dall’infanzia all’adolescenza vissuto rispettivamente dalle due sorelle. I passaggi di soglia sono infatti due, decretati entrambi da due momenti distinti. Il primo, che coinvolge Lyn, è segnato dal trasloco dall’Iowa alla Georgia. La vita della famiglia Takeshima subisce una prima trasformazione: da una piccola casa in affitto si passa a un appartamento minuscolo e sporco, dalla presenza dei genitori alla loro assenza a causa dei turni massacranti, nasce Sammy. È in questo momento critico che Katie assiste alla metamorfosi della sorella, la quale inizia a interessarsi ai ragazzi e passa tempo infinito a chiacchierare con la sua amica Amber, riuscendo, nonostante le sue origini orientali, a integrarsi nel gruppo dei suoi coetanei. Improvvisamente, Lyn si ammala e muore: un altro passaggio di soglia che sancisce la fine dell’infanzia di Katie e la trasformazione dell’intera famiglia. La malattia diventa l’antagonista per eccellenza, il mostro invisibile che stravolge la quotidianità dei Takeshima. È proprio questa malattia che fa compiere a tutti loro azioni fino ad allora inimmaginabili, sia in negativo sia in positivo e fa vivere a Katie la sua prima vera avventura. La battaglia avviene tutta lì, dentro le mura di casa, in seno alla famiglia, sempre a colpi di eventi quotidiani, e l’ingresso nel mondo adulto di Katie si realizza appunto attraverso l’assunzione delle piccole grandi responsabilità quotidiane come lavare i piatti, cucinare, riordinare la casa, studiare. I genitori decidono di partecipare alla lotta sindacale, escono dall’ottica miope e ristretta dei propri interessi famigliari, assumono un ruolo attivo nel mondo. Quello che Kodohaka traccia è un inno alla vita, in tutti i suoi momenti, la celebrazione della forza del cambiamento e della capacità di capire.
R. Tiberi
(da LiBeR 71)