a cura di Roberto Farnè
Contributi di Alessandro Bortolotti, Andrea Ceciliani, Morena Cuconato, Mirella D'Ascenzo, Giordani Gorlani, Stefano Martelli, Paolo Seclì, Giuseppina Speltini
Milano, Franco Angeli, 2010, 218 p.
(Condizionamenti educativi)
ISBN: 978-88-568-2300-4 - Euro 24,00
Attraverso le voci di nove studiosi, il volume stimola riflessioni sul fenomeno dello sport in età infantile. Fenomeno ludico e sociale, sempre più rilevante nelle politiche per l’infanzia di vari Stati, lo sport in età infantile coinvolge non solo bambini e preadolescenti, ma anche, come eventuali formatori, adulti, e in particolare genitori e allenatori.
Quarta di copertina
Definibile in termini di cultura, iscrivibile nel sistema di opportunità educative offerte al non-adulto al di fuori della scuola, connotabile come fenomeno ludico e sociale (come sostiene Farné nel suo saggio che fa da incipit e sostegno al volume), lo sport mostra la sua importanza crescente nella vita dei bambini (lo documenta il contributo di Martelli), e la sua progressiva rilevanza nelle politiche per l'infanzia di vari Stati (Cuconato illustra il trend nella Comunità Europea).
Esperienza sociale complessa, lo sport in età infantile coinvolge non solo bambini e preadolescenti, ma anche, come eventuali formatori, adulti, soprattutto genitori (Ceciliani), e allenatori. Esso interessa l'intero sistema formativo, nel doppio senso di costituire problema, tuttora irrisolto nel nostro Paese, a livello di acculturazione allo sport nelle realtà scolastiche (Seclì) e di acquisizione di una specifica competenza educativa da parte degli allenatori nei setting non compresi nella rete pedagogica istituzionalizzata (tema affrontato nel capitolo di Bortolotti ).
Tre saggi - sulla psicologia sociale del " bambino che si impegna in attività sportive" (Speltini), sulle origini ottocentesche dell'inserimento dell'attività sportiva nella scuola italiana (D'Ascenzo), e su un centro sportivo francese dove scuola e acculturazione sportiva si coniugano in maniera esemplare (Gorlani) - completano il volume, la cui lettura stimola riflessioni sul fenomeno dello sport in età infantile, oggi diffuso, ma problematico da denotarsi e soprattutto al margine di un autentico impegno educativo.
Roberto Farné, professore ordinario in Didattica generale e direttore del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna, insegna Pedagogia del gioco e dello sport presso la Facoltà di Scienze motorie. I suoi studi, le sue ricerche e le relative pubblicazioni riguardano i temi della pedagogia del gioco e della didattica dei media. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Diletto e giovamento. Le immagini e l'educazione (2006); Sport e formazione (2008). È direttore della rivista "Infanzia" e membro del direttivo del Centro Studi di Pedagogia fenomenologica "Piero Bertolini".
Indice
Introduzione, di Roberto Farné
Il gioco e lo sport, lo sport nel gioco, di Roberto Farné
Sportivi da bambini... ma dopo? La parabola delle pratiche motorie in Italia secondo i dati Istat (1995-2006), di Stefano Martelli
La "palestra" Europa: considerazioni pedagogiche sull'attività motoria nell'infanzia, di Morena Cuconato
Attività motoria e sportiva nell'infanzia: aspetti psicosociali, di Giuseppina Speltini
Tra scuola e sport: criticità, potenzialità inespresse e prospettive future, di Paolo Seclì
Genitori e sport: un equilibrio possibile, di Andrea Ceciliani
"Scuola" di Sport. Organizzazione e gestione dell'attività ludico-sportiva, di Alessandro Bortolotti
Foofball Club Sochaux Montbeliard: analisi di un modello pedagogico di formazione calcistica, di Giordano Gorlani
Alle origini delle attività sportive nella scuola italiana: la ginnastica "razionale" di Emilio Baumann (1860-1884), di Mirella D'Ascenzo