Una storia delicata, dolorosa, commovente quella narrata dal giovane autore francese Antonio Carmona, scritta per la maggior parte a Kyoto nel corso del 2022 con il sostegno del Centre national du livre, vincitrice del premio Gallimard Jeunesse come migliore romanzo d’esordio e di cui già è prevista la trasposizione cinematografica. Una storia in cui apparentemente succede poco, ma che scava in profondità nell’animo dei diversi protagonisti toccando corde profonde della nostra sensibilità. Il tutto raccontato con una lingua lieve, leggera, priva di toni drammatici ma forse per questo ancora più toccante. Si ha la sensazione, scorrendo le pagine di questo intenso romanzo, di leggere di eventi quotidiani, capaci però di toccare il significato più profondo dell’essenza della nostra esistenza. Alla base di tutto, la perdita della persona più amata per Élise e il padre, una perdita che sembra segnare la fine del loro mondo. E soprattutto una domanda, anzi LA domanda che affiora costantemente nella mente di Élise, a cui il padre si rifiuta di rispondere, secondo una ferrea regola a cui ne aggiunge tante altre: il divieto di parlare della madre, di origini giapponesi; di mangiare ramen, sushi e gyoza; di leggere manga e guardare anime... Fino alla regola più assurda: di entrare nella stanza del pianoforte, in cui la madre di Élise, affermata compositrice e pianista, si rinchiudeva per rigenerarsi attraverso la musica, di ritorno da ogni suo concerto. Come se il dolore potesse essere cancellato cancellando dalla loro vita ogni traccia della sua presenza. Ma Élise ha un talento: l’abilità di assemblare complicati puzzle, che lascia però incompleti, perché incompleta si sente dentro di sé. E, mentre tanti puzzle incompiuti si moltiplicano alle pareti, appaiono alcune tessere che lentamente sembrano ricomporre la sua vita: l’amicizia con Stella, appassionata di anime e della cultura nipponica, con cui può liberamente essere se stessa, e l’irruzione della nonna giapponese, Sonoka, che rivendica quei legami familiari spezzati dal padre, rinnovando il ricordo della figlia attraverso piccoli rituali d’amore. Fino alla scoperta della verità da parte di Élise, che consente a tutti i pezzi del suo cuore di ricomporsi.
Gabriela Zucchini (da LiBeR 147)
Non si dice sayonara
Antonio Carmona;
trad. di M. Cimmino
Emons, 2025, 199 p.
(Emons!raga)
€ 14,00 ; Età: da 12 anni

