Quasi fumetto, quasi teatro. Di entrambi, l’albo illustrato conserva, rispettivamente, lo stile e il dialogo. Se il primo si imprime sulla pagina come segno che richiama anche la vignetta di battuta folgorante quando non surreale, il secondo sottolinea i caratteri indicati, qualificandoli ulteriormente in un contesto che spiazza ogni prevedibilità. Sul palcoscenico della pagina, s’affacciano un ansioso imbonitore e una bambina in cerca di un amico o meglio dell’amico perfetto, come dice bene il titolo. Forse ha imboccato altre strade, la bambina, prima di portarsi a “Valle felice- Rifugio per animali”. Forse è convinta di trovarlo solo lì l’amico che la farà felice. Solerte, l’uomo che l’accoglie, ha una lista davvero ben fornita e strabiliante di “articoli” da proporle: un porcospino? una donnola? un armadillo? E lei, la bambina, educata, irremovibile e decisa: “No, grazie. Vorrei un cane”. Quel signore lungo e incravattato, sicuro di sé e delle sue capacità di persuasione, quanto accorto nel non contrariare le preferenze della “cliente”, lusingandola nell'affermare che sì, la sua scelta è davvero giusta, non desiste e insiste. Ma lei, la bambina tiene duro e no, non vuole “un fantastico formichiere”, un piccolo babbuino che “non abbaia, ma riporta la palla come un cane” e neanche un pitone, una rana e nemmeno un pesce rosso (questo, morto, e smascherato dalla bambina che quanto ad acume sbaraglia ogni incantatore), e naturalmente nemmeno un’iguana camuffata da cane, per non parlare di albatros, canguri e bombati. No, lei, la bambina, vuole un cane! A noi (i lettori) il dubbio è già arrivato. Ma non potendo avere voce in capitolo, ci affidiamo ancora a lei che, educata ma decisa e per nulla intimidita da quel sistematico mistificatore, esclama “... ma lei un cane c’è l’ha?”. E come succede spesso a sipario ancora alzato, anche in questa piccola commedia che sta per giungere alla scena madre finale, i caratteri dei due attori si riconfermano. Lui escogita l’espediente, lei scopre le carte e così facendo ci porta alla morale. Il cane? Guardate la sequenza ingegnosa e esilarante del dialogo di parole e immagini che proclama senza pronunciarla la risaputa sentenza: l’amico perfetto è chi ti piace!
Rosella Picech (da LiBeR 147)
L’amico perfetto
Jon Agee;
trad. di A. Zontini
Il Castoro, 2025, 40 p.
€ 15,50 ; Età: da 5 anni

