Nella nota in calce a La mia vita dorata da re Jenny Jägerfeld, Premio Astrid Lindgren ma ancora sconosciuta in Italia, ringrazia così Sara Acedo per la sua copertina: “Non fa nulla se ci hai piazzato una zebra senza che nella storia ce ne fosse una, all’inizio. Così ho avuto il pretesto per infilarcela”. Scomodare Gianni Rodari può apparire scontato o eccessivo, ma trova una giustificazione nel fatto che il filo conduttore del romanzo è l’uso ripetuto del binomio fantastico: basta scorrere l’indice dei capitoli per trovare, fra gli altri, un “gatto siamese con interessi musicali che cerca cavallo dotato di buon senso dell’umorismo” o ancora “due segreti e un coccodrillo volante”. Da questo gioco scaturiscono il Grand Hotel di famiglia che ha come unico ospite un improbabile regista, l’app per animali solitari in cerca di amicizia, il nano da giardino che si racconta su Instagram, il nonno inventore del burrostick e dell’appallaneve, la nonna che veste leggings zebrati, viaggia in Corvette rossa decapottabile e non vuole essere chiamata nonna (e nemmeno mamma) per non essere sminuita come essere umano. In questo contesto Sigge, 12 anni, un occhio strabico e una passione segreta per il pattinaggio artistico, racconta per filo e per segno il piano messo a punto per lasciarsi alle spalle la solitudine e la derisione vissute a Stoccolma: nei 49 giorni che lo separano dall’inizio della scuola nel paesino in cui si è trasferito con la mamma e le sorelline, nascerà un nuovo Sigge, popolare e sicuro di sé, anche grazie all’uso sapiente e generoso di sigarette di cioccolato e di gomme da masticare all’arancia. Fra il vecchio e il nuovo Sigge si mette di mezzo Juno, coetanea dai capelli blu e autrice di uno scatto compromettente che rischia di mandare a monte tutto, ma la scomparsa provvidenziale della tartaruga Carolina sembra rimettere a posto le cose. A dare, però, una nuova direzione al percorso di Sigge ci pensa nonna Charlotte, donna libera e anticonformista che lo aiuta a vedere le cose da una prospettiva diversa: “Però questa storia di piacere agli altri… – riflettè la nonna – Non sarà un po’ sopravvalutata? Se invece sei tu a volerti bene, quello sì che è l’inizio di un amore che dura tutta la vita!”
Serena Marradi (da LiBeR 132)
La mia vita dorata da re
Jenny Jägerfeld;
trad. di L. Cangemi
Iperborea, 2021, 352 p.
(I miniborei)
€ 16,00 ; Età : da 10 anni