Pochissime parole, frasi essenziali. E un intensissimo movimento interno. Non tanto per quello che succede nella storia, quanto in quello che suscita. Dà subito l’idea di un testo scritto da chi ha familiarità con il silenzio. Da chi ha imparato a leggerlo affinando qualità percettive che nella nostra quotidianità sono soffocate da meccanismi di azione/reazione per le continue incombenze. Sul sito dell’autrice scopro che vive a Tromsø, nel nord della Norvegia, a 350 chilometri dal Circolo Polare Artico con il marito, biologo marino. Olandese, illustratrice e animatrice, ha collezionato numerosissimi premi e si è imposta all’attenzione mondiale con questo illustrato pluritradotto. Il libro alterna tavole singole a doppia pagina, tavole doppie/triple su singola/doppia pagina, e in un caso più illustrazioni in una stessa pagina, dando alla storia un incedere che, nella sua delicata irregolarità, porta il lettore in un ritmo piacevolmente inaspettato.
Al di là della profonda riflessione ecologica, dello splendido immaginario e della simbologia nell’avventura del bambino con la balena, dell’indagine sui sentimenti che suscita, questo è un album che ci fa immergere in uno stato di presenza. L’intensità, l’originalità delle tavole (la prima, con il cielo che si specchia nel mare e le nuvole che diventano onde di schiuma) minimaliste nel segno, ma di forte impatto cromatico, che incantano e fatichi a voltare, fanno entrare in una dilatazione temporale, in una lettura quasi meditativa che pagina dopo pagina prepara a un finale di “risveglio”.
Un bambino addormentato in una piccola barca, un faro sullo sfondo. Poi la tempesta e il piccolo trascinato “lontano lontano, nel mare senza fine”. L’incontro con la balena, la meraviglia, quel tempo irripetibile dello stare insieme e del gioco. E, una volta rientrato, la scoperta della lontananza, di quel qualcosa che è un po’ di più della malinconia che introduce, con sapiente diluizione tra frase e immagine, al finale: ricostruita una barchetta il bambino riprende la via del mare perché “casa non è dove sei, ma…con chi sei.”
Elena Baroncini (da LiBeR 132)
Il bambino e la balena
Linde Faas;
trad. di E. Frilli
Clichy, 2021, 40 p.
€ 19,00 ; Età: da 5 anni